Nel 2006 viene inaugurato a Ivrea l'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa, in convenzione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia Spa, per la conservazione e la diffusione dei documenti visivi realizzati in ambito d'impresa.
L'Archivio, che ha sede nell'ex asilo olivettiano progettato da Mario Ridolfi, conserva circa 72.000 rulli di film realizzati a partire dai primi anni del Novecento da imprese come Borsalino, Bosca, Breda, Innocenti, GTT, GFT, Montecatini, Montedison, Nino Cerruti, Edison, Fiat, Ferrovie dello Stato, Olivetti, Recchi, Martini & Rossi, Marzotto, Necchi, Rancilio, Aurora, Italgas, Birra Peroni, Aem Milano, Venchi Unica, Veneranda Fabbrica del Duomo, Istituto per il Commercio Estero, Necchi, Metropolitana Milanese; enti di ricerca come l'Enea e l’Enea Antartide; case di produzione come Fargo Film, Documento Film, RPR, Buttafarro, Film Master e Rectafilm, associazioni culturali Art Doc Festival e privati come Edoardo Fadini, Filippo Paolone, Documento film e la congregazione Salesiana.
Il cinema industriale ha rappresentato dagli anni Trenta agli anni Ottanta un settore importante della politica aziendale e ha prodotto migliaia di documentari che oggi costituiscono un patrimonio prezioso per ricostruire la storia economica e sociale dell'Italia e più complessivamente la memoria del nostro tempo. La riscoperta degli archivi industriali consente inoltre di valorizzare ambiti produttivi del cinema italiano a lungo dimenticati, reintegrando nella filmografia di importanti cineasti le opere da loro realizzate per il cinema d'impresa. L'archivio conserva, infatti, opere di: Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti, Paolo e Vittorio Taviani, Bernardo Bertolucci, Luciano Emmer, Dino Risi, Valentino Orsini ed Ermanno Olmi.
Archivio Nazionale Cinema d'Impresa di Ivrea e la Direzione Generale Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno realizzato un canale Youtube sul cinema d'impresa, CinemaimpresaTV. Obiettivo principale dell'iniziativa è quello di far conoscere sul web il grande patrimonio degli archivi d'impresa, rendendo possibile a ricercatori, studenti o semplici curiosi la consultazione in rete di documenti audiovisivi di fondamentale importanza per ricostruire la storia economica e sociale del secolo scorso.
L’Archivio si occupa inoltre di raccogliere i film di famiglia in Piemonte. Documenti della nostra storia quotidiana recente spesso difficili da conservare ma che meritano di essere conservate. Perché, con il trascorrere dei decenni, le immagini dei riti familiari e di gruppo, un tempo create per la continuità degli affetti e delle relazioni, diventano testimonianza dell’evoluzione di un’intera comunità, cioè diventano “storia”.