La moglie di un industriale di provincia, Silvana, sofferente da tempo di disturbi nervosi, si convince che la giovane domestica rumena, Maria, sia responsabile della sparizione di alcuni oggetti preziosi nella propria casa. Senza alcuna prova, contro la volontà del marito Giovanni e soprattutto della giovane figlia Anna, la donna decide di licenziare su due piedi la giovane. Maria, dopo un inutile e disperato vagabondare, decide di tornare in casa del suo ex fidanzato, Ionut: l’uomo è da poco uscito di galera e ora condivide un poverissimo appartamento di ringhiera col fratello minore adolescente Victor.
Tra Ionut e Maria rinasce una passione che sembrava sopita da tempo. Purtroppo però i giovani amanti sono i primi ad accorgersi che gli equilibri familiari sono cambiati: Victor guarda con sospetto la neo arrivata Maria, considerandola inaffidabile e dannosa per la serenità del fratello, celando dietro atteggiamenti infantili, una gelosia quasi morbosa per Ionut, accresciuta dalla recente scomparsa della madre. Ionut intanto ha cominciato a frequentare Marco Rancalli, un giovane cocainomane, con cui condivide un giro di piccola malavita. Marco a sua volta ha una storia difficile alle spalle, un figlio di otto anni Luca, affidato da molti anni alla ex-moglie. Quando la donna, esasperata per il suo comportamento incosciente e pericoloso, decide di togliergli la possibilità di vedere il figlio, l’aggressività dell’uomo raggiunge livelli di guardia. La famiglia dell’industriale da cui è partita la storia, e le ricchezze della loro casa, diventano ora l’obiettivo primario di questa banda di disperati.
Gli equilibri emotivi dei personaggi già molto precari, cominciano ad incrinarsi, facendo precipitare gli eventi verso un tragico epilogo.