Film Commission Torino Piemonte

Vorremmo dire che è un film italiano e anche un film cileno. È la storia di un adolescente italiano che scappa da una ricca provincia e si apre al mondo e, inizialmente, il Cile è solo la patria di uno sconosciuto che si può incontrare in una serata al Bar, poi è la patria di uno sconosciuto che è lì per cambiarti la vita… e, prima che la birra finisca, è il luogo dove sognare un’avventura.
Per un colpo di fulmine non riposto, il protagonista - l’adolescente italiano - abbandona tutto e passa l’oceano. A quel punto, è la stessa cultura del paese a impossessarsi del film e sono le sue battaglie sociali ed ecologiste che, come quelle di altri paesi, si diffondono via internet in tutto il mondo. E che anche un giovane italiano sprovveduto e ignorante può idealizzare e pensare di istinto che la vita è tutta lì, a migliorare il mondo.
Immediatamente, il giovane italiano viene inseguito da un fratello maggiore che spera di riportarlo alla normalità, alla “famiglia”, a se stesso.
Ma la fuga è lanciata, e siamo in Cile! È come voler partecipare a una partita di beneficenza e ritrovarsi catapultati nella serie A della natura e dell’esistenzialismo. E i due fratelli andranno avanti fino ai ghiacciai del Sud… Quello che gli si chiede è di approfittare di tanti chilometri e di tanta natura… insomma di scoprire il proprio posto nel mondo, che è certamente un’operazione complicata. Per carità, c’è chi ne viene a capo anche restando in una stanza o nel paesino natale, ma i due fratelli sono finiti su un aereo e a inseguirsi per i ghiacciai e sarà senza dubbio più intenso e divertente…

Alessandro Lunardelli