La vicenda si svolge in Piemonte nel 1800.
Il piccolo contadino Giovanni Bosco mostra un'intelligenza spiccata e il desiderio di studiare: sull'esempio del suo mentore, un anziano curato, si farà prete.
A Torino, ormai adulto, don Bosco entra in contatto con la gioventù disperata della grande città: bambini e adolescenti costretti a mendicare e rubare, sfruttati per lavori pesanti e sottopagati. L'uomo mette in pratica un'idea rivoluzionaria: un oratorio settimanale dove i ragazzi potranno giocare, imparare e, soprattutto, sentirsi ancora persone degne d'amore. Il vicario di città Clementi, che considera quei giovani irrecuperabili, lo ostacola in ogni modo, e lo stesso don Bosco vacilla quando uno dei suoi protetti uccide un uomo durante una rapina. La generosa offerta di un torinese gli offre l'occasione di ricominciare: aprirà in campagna un nuovo oratorio, munito anche di laboratori per insegnare un mestiere ai suoi ragazzi.
L'ostracismo delle gerarchie continua: il nuovo vescovo Domenico Fassati impone a don Bosco di sciogliere la congregazione dei Salesiani, da lui fondata su consiglio del pentito e ormai moribondo Clementi. La notizia getta nello sconforto il prete, già malato, fin quasi ad ucciderlo. Ripresosi, don Bosco presenta le sue scuse ufficiali a Fassati, insegnando ai suoi ragazzi il valore dell'umiltà. Il Papa approverà poi definitivamente l'Ordine dei Salesiani.
«Gasparini, il regista, non ha fatto scelte facili. Non abbiamo pensato: ora gli ammolliamo il santino di don Bosco. Io stesso ho chiesto al regista: “Dimmi i suoi difetti”, e lui è rimasto zitto. Ma dopo un po’ mi ha fatto: “Bella domanda”. Noi volevano far passare la verità, i cedimenti, la fede che trema, perché anche don Bosco ha avuto momenti di sconforto e di paura. La fede va annaffiata ed è per tutti così»
Flavio Insinna
Sceneggiatura
Saverio D’Ercole, Graziano Diana, Lodovico Gasparini, Carlo Mazzotta, Francesca Panzarella, Lea Tafuri
Fotografia
Giovanni Galasso
Montaggio
Alessandro Lucidi
Musica originale
Marco Frisina
Effetti speciali
Stefano Marinoni, Federica Nisi, Paola Trisoglio
Truccatori e parrucchieri
Aiuto regia
Carmine Elia, Francesco Sperandeo
Casting
Fabiola Banzi e Lorella Chiapatti
Altri credits
Enzo Tacchia (production design); Paolo Amici (sound effect); Pierpaolo Marcelli (spervisore della post-produzione); Alessandra Curti (location manager); Paolo Nanni (attrezzista preparazione); Emiliano Mancini (aiuto scenografo); Vito Brunetti (Elettricista).
Interpreti
Flavio Insinna (Don Bosco), Lina Sastri (Margherita Bosco), Charles Dance (Marchese Clementi), Daniel Tschirley (Michele Rua), Fabrizio Bucci (Bruno), Lewis Crutch (Domenico Savio), Brock Everitt-Elwick (Don Bosco da bambino), Alessandra Martines (Marchesa Barolo), Ry Finerty (Giovanni Cagliero), Arnaldo Ninchi (Papa Pio IX), Julian Patrick Brophy (Carlo Buzzetti), Paolo Calabresi (Don Gastaldi), Jonathan Ross Latham (Giuseppe Buzzetti), Sam Beazley (Don Calosso), Brando Taccini (Felice), Michele Melega (Typographer), Roberto Ciufoli (Mr. Rodrigo), Emilio De Marchi (Cavaliere Samperi), Alessandro Giallocosta (Antonio)
Direttore di produzione
Alessandro Longino
Produzione esecutiva
Federico Demontis
Co-produttore
Sud Ovest Records (Roma)
Produzione
Lux Vide (Roma)
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte
Assistente alla regia
Carlo Mesturino