Shaïna racconta l’inchiesta dell'avvocata franco-iraniana Negar Haeri per far luce sul caso di Shaïna, quindicenne assassinata dal suo ragazzo a Creil, cittadina a nord di Parigi. D’intesa con la famiglia di Shaïna, l’avvocata vuole dimostrare che la giovane non è stata né creduta né protetta dalle autorità quando ha sporto denuncia per stupro, due anni prima del suo assassinio. Ciò che ne è conseguito è una devastante spirale di vendetta e di violenza, amplificata dai social media, fino a un punto di non ritorno, in cui Shaïna non ha avuto altra scelta se non accettare il suo ruolo di vittima. Mentre l'indagine ufficiale rivela i suoi troppi lati oscuri, il film ricostruisce dall'inizio la storia di Shaïna, accedendo ai suoi account social ignorati dalla polizia, ascoltando i suoi amici, per ricostruire i due anni che hanno portato la giovane e la sua famiglia a un terribile epilogo che nessuno ha voluto impedire, quando c’era ancora tempo per farlo.
Da qualche parte, nel profondo del nostro subconscio collettivo, lo stupro è sempre colpa della vittima. È quello che indossava quel giorno o il modo in cui ha detto «no»; sono i suoi genitori che le hanno dato troppa libertà; o, ancora, il modo in cui testimonierà, senza piangere abbastanza. Siamo incapaci di accettare il fatto che la vittima di uno stupro possa essere una vittima come tutte le altre, una vittima e basta. E così, le vittime di stupro sono costrette ad affrontare non solo le conseguenze della violenza, ma anche il senso di colpa e la vergogna. Questa situazione va avanti da secoli e continua ancora oggi. Cosa ci spinge, come società, a voltare le spalle a queste vittime? Osservando la storia di Shaïna e i due anni della sua vita tra lo stupro e la sua morte, attraverso l'indagine e la lotta condotta dall’avvocata Negar Haeri, vorrei che il film proponesse un'immersione umana e non giudicante nei meccanismi che ci impediscono di ascoltare le vittime di stupro, per riuscire finalmente, come società, ad apportare loro la giustizia e il sostegno di cui hanno bisogno.