La vie rêvée di Mario Trudu, pastore condannato all’ergastolo ostativo per sequestri di persona finiti male, quarant’anni di carcere passati fianco a fianco con gli eroi dell’Iliade. Un’Iliade scritta e disegnata da lui, pastore di Arzana, che racconta delle battaglie sanguinose, dei lamenti funebri, del suo incontro con Ettore e gli eroi del poema di Omero, dei luoghi reali che non rivedrà più. Quarant’anni a inseguire la vita, fino alla morte in carcere a ottobre 2019. Un’epopea vissuta attraverso i disegni di una vita lontana.

Questo progetto nasce da dei disegni di una nitidezza struggente e sono disegni tracciati da un uomo nella caverna dell’ergastolo, Mario Trudu, pastore di Arzana condannato alla pena di morte in vita, l’ergastolo ostativo, per sequestro di persona. Sa di non poter tornare in vita nei luoghi che disegna, di non poter accarezzare i visi, respirare i campi, le pietre, lo sa e disegna, come sul muro del mito della Caverna. Immaginare la caverna di una vita non vissuta. Penso alla potenza liberatoria del fatto di disegnare, ai disegni che prendono vita, ai luoghi reali e immaginari della sua vicenda che diventano i luoghi dell’Iliade, penso alle voci, come un coro polifonico di voci; come se nel gesto del tratto, Trudu tornasse nella sua vita, la toccasse, la respirasse, in un superamento della prigionia, un tornare impossibile, altrove – e attraverso il linguaggio del cinema io credo nella possibilità di superare il confine, il confine tra dentro e fuori, tra vita e non vita.

Regia
Giovanni Cioni
Soggetto
Giovanni Cioni
Sceneggiatura
Giovanni Cioni
Suono
Saverio Damiani
Altri credits

Simone Rosset (Animazioni); Selene Silvestri (Amministrazione)

Direttore di produzione
Giovanni Zaninotto
Produttore
Produzione
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund - sviluppo dicembre 2021
Assistente di produzione
Cindy Juglair
Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio 2024