È un lungo inverno che sembra non avere fine. Un uomo e una donna hanno freddo e sono soli. Trovano riparo tra le macerie dell’Ultimo Impero, un’ex discoteca che negli anni 90’ aveva fatto ballare migliaia di persone. Al cospetto del simulacro decadente di un mondo che fu, lui e lei cercano cibo, soldi e calore in un tempo sospeso fatto di attese e silenzi. Non sappiamo da dove arrivino, né dove siano diretti, ma è proprio lì all’Ultimo Impero che, grazie a un inaspettato gesto di umanità, le loro solitudini si incontreranno.
Negli anni ‘90 l’Ultimo Impero era la discoteca più grande d’Europa. Simbolo di un’epoca gloriosa dal punto di vista musicale e non solo, aveva fatto danzare un'intera generazione di ragazzi. Non c’era internet, il muro di Berlino era appena crollato e la fiducia in un futuro migliore era ancora una risorsa esistenziale preziosa per affrontare il presente. Oggi tutto questo appare una ridicola chimera, un retaggio del Novecento, e allora i personaggi di Ultimo Impero abitano questo spazio in rovina come animali infreddoliti che trovano riparo in un tempio abbandonato alla fine della civiltà. Camminano guardinghi tra le macerie di ciò che resta di questo tempo perduto e a volte nei loro interminabili silenzi riescono a percepire l’eco di fantasmi danzanti imprigionati tra le mura della vecchia discoteca.