Nel centenario della sua nascita, la testimonianza di Primo Levi sull'Olocausto e la sua campagna contro il fascismo rimangono più attuali che mai. Mentre il fascismo rialza la testa in tutto il mondo, le parole di Levi risuonano sempre più come un monito a riconoscere e ad opporsi a una barbarie mai definitivamente sconfitta. Attraverso archivi mai visti e lettere inedite, ‘La zona grigia’ restituisce alla voce di Levi tutta la sua centralità nel dibattito internazionale.
L'antisemitismo, il razzismo e la pulizia etnica incoraggiata dagli stati nazionalisti sono in aumento in tutto il mondo. In Europa, la crescente normalizzazione di gruppi e politici fascisti e razzisti è stata sconcertante negli ultimi dieci anni – in Germania, Italia, Francia, Olanda, Polonia, solo per nominare alcuni paesi.
È il momento di ricordare la parola dei testimoni ed ascoltare la loro chiamata alla vigilanza e all'azione. Gli eventi contemporanei sono il fattore scatenante per porre le domande più grandi e profonde che sono al cuore della scrittura di Levi: la nozione di cosa voglia dire essere un essere umano; il ruolo che giocano il destino, il caso e il libero arbitrio nella nostra vita; i temi dell’appartenenza razziale, della giustizia e della moralità.