Per cercare di capire l’aumento esponenziale delle allergie, la regista e giornalista Patrizia Marani, lei stessa allergica, s’imbarca in un viaggio tra Europa e Stati Uniti per incontrare alcuni dei ricercatori e scienziati all’avanguardia nel mondo su questo tema.
E’ vero che il sistema immunitario si ‘sbaglia’ (questa è la spiegazione classica dell’allergia), scambiando degli elementi innocenti, spesso necessari alla vita, come il polline, per dei pericolosi nemici? E perché, oggi, questo ‘errore’ si è fatto così frequente?
Man mano che l’inchiesta procede, un’altra realtà si disegna di fronte allo spettatore: quella di un mondo dove la maggior parte delle sostanze chimiche utilizzate nell’industria non sono testate prima di essere immesse sul mercato; dove i pesticidi, così come gli antibiotici ai quali tutti siamo esposti, indeboliscono giorno dopo giorno le nostre difese immunitarie; e dove la nozione stessa di ‘dose minima’ è da rimettere completamente in questione, soprattutto quando si tratta di sostanze tossiche di un tipo nuovo, capaci di travestirsi da ormoni, e di dosi assunte in momenti precisi dello sviluppo umano, come durante la gestazione…
Le conversazioni di Patrizia Marani con i ricercatori disegnano, una dopo l’altra, un ritratto molto diverso di una malattia frettolosamente classificata come assurda, o al più, misteriosa, e che al contrario potrebbe rivelarsi preziosa da un punto di vista evolutivo per la specie umana.
Gli allergici potrebbero rivelarsi allora le ‘Cassandre’ della nostra civiltà, e i loro starnuti starebbero lì a ricordarci, giorno dopo giorno, che il mondo che abbiamo costruito è lontano dal saper mettere l’uomo e il suo benessere al centro delle sue preoccupazioni.

La mia prima motivazione per fare questo film era di scoprire quale fosse l’impatto degli agenti inquinanti sulla salute delle persone. Sono sensibile a questo problema dall’inizio degli anni ottanta, quando, da ragazzina, vivevo nel centro in una città industriale italiana medio-grande. Vedevo il traffico e l’inquinamento dell’aria peggiorare giorno per giorno davanti ai miei occhi. Quando mi sono trasferita a Bangkok per qualche anno, la città era così inquinata che ero pienamente consapevole che la mia generazione e quella di mia figlia erano delle cavie in un esperimento globale con la salute della gente. Non sapevamo quali sarebbero state le conseguenze di questa crescita esponenziale dell’inquinamento.

Alla fine degli anni novanta ho sofferto di una grave allergia. Il mio dottore mi disse che le cause erano sconosciute, che i casi di allergia si moltiplicavano con l’avanzare dello stile di vita occidentale. Mi sono sentita senza speranza e sopraffatta, fino a che non mi sono messa a cercare modi per uscirne. Per questo ho voluto condividere con altre persone le informazioni che ho raccolto e che mi hanno permesso di riprendere il possesso del mio benessere. Possiamo cambiare il mondo, un prodotto alla volta!

La missione del mio documentario, pertanto, è di dare il potere allo spettatore. Vorrei che la gente si rendesse conto che nessuno li proteggerà se non lo faranno loro stessi, perché i governi hanno, nella maggior parte dei casi, fallito nella loro missione di rappresentare l’interesse generale di fronte all’interesse dei privati, e hanno lasciato che le industrie avvelenassero l’aria, la terra, l’acqua in nome dell’infinita crescita economica  e dell’arricchimento di pochi, che infine ci ha privato del nostro diritto alla salute.

Regia
Patrizia Marani
Soggetto
Patrizia Marani
Sceneggiatura
Patrizia Marani
Montaggio
Suono
Fabio Coggiola, James Weidner
Interpreti
Fiorella Belpoggi, Dominique Belpomme, Carl-Gustaf Bornehag, Silvano Cristiani, Watze de Wolf, Elina Jerschow, Ruslan M. Medzhitov, Kari Nadeau, Thomas Rau, Elizabeth Salter Green, Shanna H. Swan, Claudia Traidl-Hoffmann.
Direttore di produzione
Produttore
Enrica Capra
Co-produttore
Paolo Santoni
Produzione
GraffitiDoc (Torino), Opéra Films (Francia), AT-Doc (Belgio), ARTE GEIE, RTBF.
Con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e della Regione Piemonte (Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario - produzione giugno 2013) CNC, Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel de la Fédération Wallonie-Bruxelles, con il supporto del Programma MEDIA dell’Unione Europea - Slate Funding.
Premi e festival

Premio della Giura al Rome Doc Scient Film Festival 2015, selezionato a Cinemambiente Intl Film Festival 2014 e Siciliambiente Film Festival 2014.

Contatti
Enrica Capra | GraffitiDoc
Ultimo aggiornamento: 14 Aprile 2016