La vita di Patrizia si svolge al buio; il sole non è ancora sorto quando lasciate le figlie adolescenti nel sonno, indossa scarponi pesanti, respiratore, "maschera" ed entra in "gabbia"; questo ascensore d' altri tempi sprofonda in un pozzo nero a 500 metri sotto il livello del mare. Aveva appena 20 anni quando il padre, minatore morto un anno fa di silicosi, l'ha condotta qui la prima volta. In miniera si muore ancora; se il gas grisù sibila all'improvviso si soffoca o ci si ritrova sepolti sotto km di ferro e roccia. Patrizia, lo tiene sotto controllo camminando da sola in questo labirinto di gallerie. Tutto l'universo di patrizia, presente-passato e futuro sono chiusi in una parola: miniera. Nelle viscere della terra, luogo temibile ma affascinante, universo capovolto che cambia il modo di respirare, vedere, sentire, si muovono sentimenti, lotte, speranze, (viene dal sottosuolo anche il nuovo amore per lei). Così mentre passano le stagioni patrizia ci conduce verso i luoghi più impervi della miniera e nelle anime e le storie degli altri minatori.
"Dal profondo, come i miei lavori precedenti nasce dal desiderio di raccontare figure femminili straordinarie in universi solitamente abitati e raccontati dagli uomini. Patrizia con la sua vicenda personale e familiare è presto diventata per me modello della storia mineraria declinata al femminile, storia fino ad ora mai narrata. Il fascino per il luogo misterioso in cui la storia si svolge, il sottosuolo, ha fatto si che il "nuovo punto di vista” si estendesse anche alla parte visiva e narrativa facendo del contrasto, dell'opposizione la cifra stilistica del progetto. Patrizia, unico anello di congiunzione tra l’esterno e l’interno. Il tempo e la memoria si muovono in sottofondo nel film; la chiusura imminente della miniera rischia di cancellare per sempre un luogo straordinario e le storie di coloro che lo hanno abitato. Un film "in the dark", girato prevalentemente nel buio della miniera nel tentativo di condurre lo spettatore a sentire la nostalgia della luce, del sole, dell'aria proprio come di nostalgia vivono e sentono i minatori".
Valentina Pedicini