Pollo (Andrea Miglio Risi) e Curry (Tom Karumathy) hanno diciotto anni, sono stati bocciati entrambi all’esame di maturità, e stanno sempre insieme come un sugo. Curry è stato adottato, da piccolissimo, dall’India. E così per evitare ritorsioni familiari alla bocciatura, escogita il grandioso raggiro di fare leva sul senso di colpa dei genitori adottivi ed estorcere un viaggio in India coinvolgendo il suo amico, che ha una famiglia più ostica, ebrea, intagliata nei doveri. Ma l’India non è un posto piacevole, nemmeno segregati nel circuito turistico dei grandi alberghi. Lì sputano, puzzano, suonano il clacson. E poi Curry non si aspettava di essere scambiato continuamente per indiano. Quella folla sembra che voglia mangiarselo e digerirlo, farlo tornare un escremento sul selciato. Durante una rivolta davanti a un lussuoso albergo rajastano, la polizia li separa: Pollo, bianco, fra gli occidentali, e Curry, nero, fra gli indiani. Comincia il vero incubo, incapaci di districarsi fra denunce, mancanza di soldi, attenzioni sanitarie. Pollo si ammalerà e così conoscerà un medico occidentale: Chiara (Giovanna Mezzogiorno). Una ragazza italiana ma sradicata da anni che se li carica e li porta dove lavora, un piccolo centro di soccorso di una ONLUS internazionale in un villaggio nel deserto del Thar, vicino al confine pakistano. E’ un’altra India, lì. Pollo e Curry cominciano a stare bene. E comincia il loro doppio viaggio, così differente: Curry verso il passato, e Pollo verso il futuro. In Curry sembra risvegliarsi il bisogno di mettere le mani sulla propria identità d’origine, e Pollo invece, innamorandosi di Chiara, di intravedere il trentenne che gli piacerebbe diventare. E d’altronde anche Chiara, per l’incontro con quel ragazzino così tonto e bello, si accorge che è stanca, sono troppi anni che lavora, e ormai considera divertirsi un lusso vacuo, e che deve imparare come si fa a non essere più giovani senza sentirsi perduti. Curry capisce che deve andare a cercare la sua famiglia di origine, nel Kerala, al sud dell’India, cominciando la ricerca dall’orfanotrofio. Non troverà la sua vera madre, ma una vera sorpresa…

«In India ero stata moltissimi anni fa, poi non ci sono tornata per venti anni. È difficile risalire all'ispirazione iniziale, sono i personaggi a determinare la storia. Mi piaceva l'idea che dei due amici uno provenisse da un altro mondo, che lui stesso non conosceva. Poi ho immaginato le possibili avventure: è vero che Pollo e Curry incontrano Chiara in India, ma è anche vero il contrario. Tutti imparano a fare una cosa nuova, come spesso accade quando c'è una grande frattura, ad esempio nel caso di viaggi lunghi e appassionanti. Il film è proprio la storia di un viaggio. […] Io non lavoro con dei bambini, lavoro con personaggi diversi, non esiste una bolla “il cinema dell'infanzia”. Forse sono gli altri a togliere i bambini dalle storie, non sono io a metterceli. I personaggi hanno una psiche, qualsiasi età abbiano. Io non gli faccio fare i bambini o i giovani. Ho scelto di raccontare due analfabeti di ritorno, due ragazzini bocciati che non sfruttano niente di quello che hanno»
(Francesca Archibugi)

Regia
Francesca Archibugi
Soggetto
Francesca Archibugi, Doriana Leondeff
Sceneggiatura
Francesca Archibugi, Doriana Leondeff
Fotografia
Pasquale Mari
Montaggio
Jacopo Quadri
Scenografia
Davide Bassan
Costumi
Alessandro Lai e Sonu Mishra (Costumiste). Cristina Audisio (assistente ai costumi).
Musica originale
Lena Battista
Suono
Giancarlo Dellapina, Clair Davis, Colin Codner, Steve Fish, Vinod Subramanian
Effetti speciali
Andrea Baracca, Paolo Zeccara, Marco Ruggieri, Michele Benigna, Fabio Luongo, Giuseppe Squillaci, Dionisio Greco, Gian Luca Rizzo, Andrea Cavallini
Aiuto regia
Elisabetta Boni, Gilles Cannatella, Sameer Sadhwani e Aubin Sebastian
Casting
Elisabetta Boni, Gillian Hawser
Altri credits

Vito Brunetti (Elettricista). Silvia Amico (Video assist). Andrea Ullo (Assistente pittore di scena). FargoLegno (Scenografia). Franco Maletta (Autista).

Interpreti

Giovanna Mezzogiorno (Chiara, la dottoressa), Anna Galiena (Lilly, madre di “Pollo”), Flavio Bucci (Leone, padre di “Pollo”), Roberto Citran (Stefano, padre adottivo di “Curry”), Angela Finocchiaro (Annalisa, madre adottiva di “Curry”), Andrea Miglio Risi (“Pollo”, Apollonio Sermoneta), Tom Angel Karumathy (“Curry”), Manuela Spartà (Monica), Mariano Rigillo (Rabbino di Roma), Riccardo Zinna (Grassoccio), Maria Paiato (Grassoccia), Sabina Vannucchi (giovane mamma).

Produttore
Ennio Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, S.M. Ferozeuddin Alameer, Matteo De Laurentis
Co-produttore
Rai Cinema, Aquarius Films (UK), Khussro Films (India) e Babe (Francia)
Produzione
Cattleya (Roma)
con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte
Distribuzione
01 Distribution
Assistente di produzione
Michele Milo (runner)
Vendite internazionali
TF1 International
Premi e festival

- Candidato ai Nastri d’Argento 2007 per Miglior Produzione e Miglior Attrice Protagonista (Giovanna Mezzogiorno).
- FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO DI TOKYO 2008
- FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI ISTANBUL 2008: From the World of Festivals
- FESTIVAL DES FILMS DU MONDE DE MONTRÉAL 2007: Focus on World Cinema
- FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI MARRAKECH 2007: Fuori Concorso
- HAIFA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 2007
- MITTELCINEMAFEST
- FESTIVAL CENTRO-EUROPEO DEL CINEMA ITALIANO 2007
- Piemonte Movie - Un anno di cinema sotto la Mole

Ultimo aggiornamento: 15 Novembre 2023