Amore, sofferenza, rivincita.
La vera storia di un operaio diventato Campione del mondo di corsa estrema a 60 anni.
“Nella vita sono un vinto, sono nato povero e sono povero ancora adesso. Corro per rifarmi. Corro per vendetta.”
Marco Olmo, 2008
Marco Olmo è una leggenda vivente della corsa estrema.
Ha iniziato tardi, quando gli altri smettevano, facendo tutto da solo.
Nelle “vite precedenti”, come dice lui, è stato contadino, camionista, poi operaio nel cementificio del paese. Ha lavorato per vent’anni in cava, sulla terra appartenuta alla sua famiglia, là dove c’era la casa paterna venduta prima di essere assunto.
Correre è diventata la sua ragione di vita, l’unica via per riscattarsi da un destino amaro.
A 60 anni è diventato Campione del Mondo vincendo l’Ultra Trail du Mont Blanc, la gara di resistenza più importante e dura al mondo. 167 Km attraverso tre nazioni, oltre 21 ore di corsa ininterrotta attorno al massiccio più alto d’Europa.
Uno sport ai limiti dell’immaginabile in cui la preparazione fisica, mentale e le motivazioni personali sono fondamentali. Nonostante l’età, gli acciacchi e una stagione di sconfitte subite da avversari sempre più giovani e preparati, non ha intenzione di smettere.
Insieme a sua moglie Renata, che lo sostiene in ogni sfida, per un altro anno si prepara ad affrontare la gara che lo ha consacrato campione.
Potrebbe essere l’ultima della sua carriera.
Marco deve vincere, per dimostrare a se stesso che può ancora farcela.