Comunicati stampa
14 Novembre 2018
Una partecipazione ampia e articolata quella di Film Commission Torino Piemonte alla 36’ edizione del Torino Film Festival, caratterizzata da una importante presenza nella programmazione di sala, dal lancio di una inedita iniziativa “industry” e da due eventi promozionali volti a valorizzare il territorio piemontese e le sue eccellenze.
Sono 3 i titoli di progetti sostenuti da Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund che saranno presentati in varie sezioni del TFF: il documentario di Daniele Segre, “Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo” - verrà infatti proposto in Festa mobile: il regista torna a raccontare il mondo degli ultrà miscelando il repertorio costituito dalle fotografie pubblicate nel libro Ragazzi di stadio (Mazzotta, 1980) e dei suoi due film Il potere deve essere bianconero (1977) e Ragazzi di stadio (1980). Fra fumogeni, cori da stadio, fuochi d’artificio e bandiere tricolori, i protagonisti raccontano cosa la curva abbia rappresentato per loro nel tempo - una fuga, una famiglia, un rito arcaico attraverso cui dar sfogo al proprio istinto - dal passato dei Fighters di Beppe Rossi ai Drughi II anello curva sud, di oggi, della Juventus.
“Bormida” di Alberto Momo e “Cowboy Makedonsky” di Fabio Ferrero sono stati entrambi selezionati nella sezione Italiana.Doc: il racconto di Alberto Momo (realizzato insieme alla coautrice Laura Cantarella) è la storia di un fiume contaminato da una fabbrica, e della sua popolazione che si mette in marca per non perdere la propria terra, mentre Fabio Ferrero porta sullo schermo la vita di Goran, il cowboy macedone che arriva nelle Langhe nel 1993, legando le sue vicende personali al Made in Italy agroalimentare.
A questi si aggiungono 2 lungometraggi, che compongono la sezione speciale Festa Mobile - Film commission Torino Piemonte: l’opera prima di Simone Catania “Drive Me Home” che vede protagonisti Vinicio Marchioni e Marco D’Amore, insieme a “Il mangiatore di pietre”, per la regia di Nicola Bellucci, dal romanzo omonimo di Davide Longo, con Luigi Lo Cascio protagonista.
“Drive Me Home” è il primo lungometraggio di finzione del regista e produttore torinese Simone Catania: storia di due amici (Marco D'Amore e Vinicio Marchioni) che si ritrovano dopo anni di lontananza e, grazie ad un viaggio a bordo di un camion, riscoprono le proprie origini e il proprio rapporto. Un viaggio attraverso l'Europa dal Belgio alla Sicilia, passando per Piemonte e Trentino, una storia generazionale alla ricerca di un posto da chiamare "casa", ovunque esso sia.
Tratto dall’omonimo romanzo di Davide Longo, “Il mangiatore di pietre” – realizzato per sei settimane nelle valli cuneesi – è un thriller che racconta del cupo e travagliato Cesare alla ricerca dell’assassino del suo figlioccio Fausto.
Un’apposita sezione del TFF ospiterà inoltre gli 8 cortometraggi realizzati nelle 8 circoscrizioni cittadine, prodotti dalle troupes di “Torino Factory”, il progetto realizzato dall’Associazione Piemonte Movie con la Direzione Artistica di Daniele Gaglianone.
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“Siamo particolarmente soddisfatti dell’articolata presenza del cinema piemontese alla 36° edizione del TFF, che spazia dal documentario – a dimostrazione dell’attrattività che questo riveste nel panorama festivaliero – a due lungometraggi fiction che portano in scena volti molto noti del cinema italiano”. Secondo il Presidente di FCTP Paolo Damilano “l’edizione 2018 del TFF mette in campo altre importanti iniziative, frutto della sinergia e della collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema: prima fra tutte il lancio del Torino Film Industry, iniziativa che mette a sistema la ricca offerta di eventi e appuntamenti per i professionisti dell’audiovisivo. FCTP collaborerà inoltre alla prima edizione del Premio Carlo U. Rossi, assegnando un proprio premio nell’ambito della serata di beneficenza che si terrà lunedì 26 novembre al Conservatorio di Torino. Un altro importante evento, il Premio Langhe-Roero e Monferrato, avrà luogo venerdì 30 novembre: sarà il pluripremiato regista Matteo Garrone che, nel corso di una cena di gala a fini benefici – curata da uno chef stellato – riceverà il prestigioso riconoscimento.”