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30 Maggio 2024

Debutterà il 12 giugno alle 18.45 al Biografilm di Bologna “Il piano segreto” di Ruben Monterosso e Federico Savonitto, film sullo scrittore, regista e intellettuale Michele Perriera, che fu tra i fondatori del Gruppo 63. Perriera è oggi ricordato dal documentario quale opera di restituzione che mostra la magia e la crudezza dell’eredità culturale del maestro siciliano attraverso il lavoro dei figli, quello di Emma Dante e della Compagnia Genovese Beltramo, e la testimonianza dell’amica e fotografa Letizia Battaglia.

Michele Perriera (1937-2010), autore eretico e voce solitaria del teatro italiano, aveva immaginato, già alla fine del Novecento, i segni di fragilità di un mondo in continua decadenza. Alcuni decenni dopo, le sue profezie sinistre offrono una chiave di lettura in grado di far luce sul nostro mondo nostro minaccioso presente. Allo scrittore, drammaturgo e regista palermitano, anima della scuola di teatro Teatès, tra i fondatori del collettivo di neoavanguardia Gruppo 63, giornalista per «L’Ora», nonché per molti anni direttore della collana di teatro della casa editrice Sellerio e punto di riferimento per più di una generazione di attori e registi, è oggi dedicato il documentario Il piano segreto

Diretto da Ruben Monterosso e Federico Savonitto, il film debutta al festival Biografilm di Bologna, nella sezione Art & music, mercoledì 12 giugno alle 18.45 nella Sala Scorsese del Cinema Lumiere. Prodotta da Zabriskie in collaborazione con Cinnamon, l’opera, che ha ricevuto la menzione Speciale Premio Solinas per il Documentario, è stata realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund e di Sicilia Film Commission.

Il lavoro mette al centro l’eredità culturale di uno dei più importanti autori di teatro del Novecento e ripropone le sue riflessioni e i temi affrontati nei suoi testi: dal disequilibrio ambientale a quello socio-economico, Perriera, già alla fine del secolo scorso, aveva previsto le difficoltà del nostro presente, aprendo gli occhi ai suoi contemporanei e anticipando gran parte dei temi politico-sociali oggi al centro del dibattito internazionale. 

Giuditta e Gianfranco Perriera insieme a ciò che resta di una vera comunità di attori, registi e autori provano ad organizzare un evento per ricordare il decennale della scomparsa del padre. Insieme a loro la fotografa e amica Letizia Battaglia, che di Perriera conserva foto e ricordi personali, compare nel film in una delle sue ultime partecipazioni.

In un altro quartiere di Palermo, la regista Emma Dante conduce negli spazi della sua Vicaria un laboratorio di teatro a partire dai testi dello stesso Perriera, suo primo maestro, con un gruppo di persone anziane per trasmettere i suoi insegnamenti essenziali legati al desiderio di risvegliare la responsabilità dello sguardo. 

Dall’altra parte dello stivale, a Torino, la Compagnia Genovese Beltramo lavora alle ultime prove di Buon appetito, opera di Perriera ambientata in un futuro distopico infestato da farmaci e virus. Come nella più incredibile delle profezie, il testo prende vita e da questo momento gli sforzi dei protagonisti dovranno confrontarsi con delle limitazioni del nuovo Coronavirus che sembrano uscire dalla penna dell’autore di cui cercano di tener viva la memoria.

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Alla fine del secolo scorso, Michele Perriera aveva previsto l’attuale disequilibrio ambientale e socio-economico aprendo gli occhi ai suoi contemporanei. Il suo immaginario apocalittico riverbera nel nostro presente pieno di dubbi sul futuro. La compagnia Genovese Beltramo e la regista Emma Dante lavorano alla messa in scena di alcuni suoi testi, i figli Giuditta e Gianfranco provano ad organizzare un evento per ricordarlo insieme alla fotografa Letizia Battaglia. Perriera è stato un maestro troppo presto dimenticato e il film si presta a un'opera di restituzione che mostra la magia e la crudezza della sua eredità culturale.Alla fine del secolo scorso, Michele Perriera aveva previsto l’attuale disequilibrio ambientale e socio-economico aprendo gli occhi ai suoi contemporanei. Il suo immaginario apocalittico riverbera nel nostro presente pieno di dubbi sul futuro. La compagnia Genovese Beltramo e la regista Emma Dante lavorano alla messa in scena di alcuni suoi testi, i figli Giuditta e Gianfranco provano ad organizzare un evento per ricordarlo insieme alla fotografa Letizia Battaglia. Perriera è stato un maestro troppo presto dimenticato e il film si presta a un'opera di restituzione che mostra la magia e la crudezza della sua eredità culturale.

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