Nella notte del 6 dicembre 2007 la linea 5 dello stabilimento ThyssenKrupp Acciai Speciali di Torino prende fuoco. E' l'inferno: sette operai su otto muoiono o moriranno arsi vivi. La tragedia della Thyssen  diventa presto il simbolo di un'emergenza rimossa: ogni anno muoiono sul lavoro 1260 donne e uomini. Più di tre al giorno, domeniche incluse.
Qualche mese prima, il 16 luglio, a Fossano, in provincia di Cuneo, era esploso il Molino Cordero. Nell'arco di due settimane moriranno cinque operai, ma nessuno di loro andrà in prima pagina.
Il 25 gennaio 2008 i carabinieri irrompono in una fabbrica abbandonata a poche centinaia di metri dalla Thyssen. Nei sotterranei trovano una decina di ragazze e di ragazzi romeni tenuti prigionieri. Spesso bastonati a sangue, picchiati e legati, erano costretti a lavorare più di dodici ora al giorno per sguainare cavi di rame rubati.

La classe operaia va all'inferno documenta la vita dei familiari e dei colleghi degli operai morti nel rogo della Thyssen, le mille difficoltà materiali che acompagnano e seguono le tragedie personali, la solitudine e l'isolamento una volta che i riflettori dei media si sono spenti, la speranza di ottenere giustizia a lavoro e il senso d'impotenza che spesso l'accompagna. Due capitoli allargano il discorso ad una tragedia dimenticata, l'esplosione del Molino Cordero, e ad una tragedia inimmaginabile, i ragazzi rumeni ridotti in schiavitù nei sotterranei di Torino.
La classe operaia va all'inferno propone un punto di vista autentico (e inedito) sull'economia reale del paese, entrando nel cuore delle famiglie operaie che ne rappresentano un fulcro oggi sconosciuto, e mostrandone le condizioni di vita e di lavoro ormai divenute impossibili. La mitica classe operaie degli Anni '50 - '70 non c'è più; al suo posto, decine e centinaia di migliaia di donne e di uomini vivono senza identità turni di lavoro massacranti, in condizioni di sicurezza inesistenti, con salari che non bastano a raggiungere la terza settimana del mese.

Regia
Simona Ercolani, Paolo Fattori
Soggetto
Simona Ercolani
Sceneggiatura
Fabrizio Rondolino
Montaggio
Michele Sblendorio
Operatore
Paolo Fattori, Sara Ristori, Gigi Roccati, Davide Minnella
Produzione esecutiva
Maria Teresa Carducci
Produttore
Fabrizio Rondolino
Produzione
Greed (Roma)
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte
Assistente alla regia
Davide Minnella (regia della seconda unità)
Voce narrante
Perla Liberatori
Ultimo aggiornamento: 08 Novembre 2018