Si narra che nel tardo 1600, molto tempo prima dell’invenzione della fotografia, uno scienziato di nome Fumagalli fosse ossessionato dall’idea di riprodurre le immagini. Nel corso dei suoi esperimenti scoprì la Thanatografia: uccidendo una persona, e rimuovendo poi i suoi bulbi oculari, era possibile riprodurre su un supporto sensibile l’ultima immagine fissata sulla retina della sfortunata vittima. Le sue sperimentazioni diedero il via a molti efferati crimini ma, una volta scoperto, Fumagalli venne condannato a morte e giustiziato. Ma oggi, quello stesso raccapricciante rituale, quegli stessi crimini, sembrano ripetersi tra le mura di una scuola internazionale di Cinema...
Bruno (Alberto Amarilla), studente spagnolo di regia presso la scuola internazionale di cinema Murnau, è alle prese, come i suoi compagni di corso, con le prove scolastiche di fine anno assegnate dal temuto professore Gustav Olinski (Alex Angulo), soprannominato Caligari a causa della sua fissazione per il cinema espressionista.
Orfano di entrambi i genitori, per poter affrontare la costosa retta dell’istituto Bruno lavora di notte presso l’archivio scolastico: a tenergli spesso compagnia è Arianna (Oona Chaplin), studentessa dal carattere aperto e solare, forse l’unica con cui il timido e problematico Bruno ha un vero rapporto di amicizia. Bruno va comunque d’accordo con tutti gli altri suoi compagni di corso, dalla studentessa modello Leilou (Leticia Dolera) al simpatico e sbruffone Richard (Francesco Martino) e ai due divertenti e inseparabili giapponesi Achi (Jun Ichikawa) e Ozu (Kenji Kohashi).
Provata dai faticosi turni di notte all’archivio e da una forma di insonnia sempre più acuta, la lucidità di Bruno comincia a vacillare. Il giovane, ipersensibile e di indole visionaria, comincia a percepire strane cose, visioni, senza riuscire più a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Presenza ricorrente di tali apparizioni è un ragazzo insanguinato che sembra - e Bruno ne è sempre più convinto - volerlo guidare alla scoperta di qualcosa.
Con l’aiuto di Arianna e attraverso una serie di scoperte sconcertanti e personaggi che si riveleranno di focale importanza nella vicenda – dal vecchio professor Astolfi (Francesco Carnelutti) alla proprietaria della scuola, la Contessa Orsini (Geraldine Chaplin) – Bruno arriverà dopo una sanguinosa serie di omicidi a ricostruire l’intricata tela tessuta all’ombra della scuola…
Come definire il mio film? Sicuramente un horror, un film di fantasmi, una ghost story in piena regola attraversata dalla tensione del thriller ma collocata all'interno di una struttura fiabesca. Atmosfere perturbanti, inquietanti, questo sì. Potrei dire una favola nera ambientata in un luogo senza nome e senza tempo, una fiaba "gotica" popolata di spettri terribili. Elemento fondamentale di questa storia è il mondo delle immagini ed in particolare il cinema e la fotografia. Nel racconto si parla continuamente di cinema, degli albori della storia del cinema con riferimento particolare ai grandi maestri del cinema espressionista. Non a casa la scuola di cinema frequentata dai due protagonisti del film, Bruno e Arianna, si chiama Murnau. Ci sono dunque continui richiami formali e strutturali a pellicole che ritengo tuttora insuperate come Il gabinetto del Dr Caligari, Lo studente di Praga e il Golem, naturalmente filtrati dall'evoluzione del linguaggio cinematografico e dall'uso delle moderne tecnologie digitali. Il film ruota attorno ad una immaginifica tecnica fotografica denominata Thanatografia che, pur essendo frutto di fantasia, poggia le sue basi su reali sperimentazioni scientifiche, sugli studi effettivamente svolti nel Seicento dal gesuita Athanasius Kircher (Fulda, Germania 1602 – Roma 1680), figura strabiliante ed emerita per le ricerche anatomiche e scientifiche dell'epoca barocca.
Soggetto
Stefano Bessoni, Giulia Graglia, Filippo Meneghetti, Antonio Marchesi, Piero Tomaselli
Sceneggiatura
Stefano Bessoni, Luis Alejandro Berdejo, Marcello Paolillo, Giulia Blasi, Richard Stanley
Fotografia
Arnaldo Catinari.Gianfranco Mura (fotografo di scena); Fulvia Troja (assistente al fotografo di scena).
Scenografia
Briseide Siciliano (Scenografa);
Claudia Alongi (Pittrice di scena); Salvatore Barbone (Aiuto attrezzista scenografia);
Andrea Ullo (pittore di scena);
Paolo Nanni (attrezzista di scena).
Musica originale
Zacarias M. de La Riva
Suono
Alessandro Zanon (Fonico)
Effetti speciali
Alessandro Zanon
Truccatori e parrucchieri
Casting
Gianfranco Cazzola, Stefano Prando (A.O.S.M).
Interpreti
Alberto Amarilla (Bruno), Leticia Dolera (Leilou), Oona Chaplin (Arianna), Geraldine Chaplin (Contessa Orsini), Alex Angulo (Caligari), Francesco Carnelutti (Astolfi), Silvia De Santis (Elena), Francesco Martino (Richard), Kenji Kohashi (Ozu), Jun Ichikawa (Achi), Paolo De Vita (Orfeo), Matteo Danese (Matteo), Franco Pistoni (Fumagalli), Anna Cuculo (Sig.ra Niccolodi), Lorenzo Pedrotti (Sebastiano), Fabiola Palmas (Ragazza Melagrana), Gioele Calorio (Gunter), Alessia Cardella (June).
Organizzatore generale
Stefano Benappi
Produttore
Marco Guidone, Fernando Ghia, Sonia Raule per Pixstar
Co-produttore
Telecinco (Spagna) – Industrial Illusion Distribution Ltd (Irlanda)
Produzione
Pixstar (Italia)
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte (2007) e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)
Collaborazione alla sceneggiatura
Marcello Paolillo, Giulia Blasi, Richard Stanley
Assistente scenografo
Manuela Cammarata
Premi e festival
Marzo 2010 - 10° Piemonte Movie per la sezione Panoramica Film 2009, non in programma.