Matteo e Valentina sono fratelli, hanno perso la madre e sono legati da un rapporto molto intenso. Ad una festa i due conoscono Stefano, un ragazzo carismatico, che nasconde però una personalità psicotica. Tra Stefano e Valentina sembra quasi stabilirsi un rapporto di affinità elettiva, che fa esplodere la gelosia del fratello di lei. Ma quando Stefano le dichiara il proprio amore, lei lo respinge, perché lo considera solo un amico. Stefano sembra rispettare la decisione della ragazza, la quale accetta un ultimo invito a pranzo, durante il quale comincia ad intravedere la personalità paranoica del giovane, che ben presto si mostrerà in modo devastante.
3 settimane di riprese in Piemonte
«Il progetto "Ascolta la canzone del vento" si propone di analizzare le dinamiche che regolano la vita di una famiglia borghese attraverso la descrizione di una vicenda di incesto (già indicato da Sigmund Freud come il fondamentale tabù del sistema totemistico che si trova alla base di qualsiasi forma di organizzazione sociale). 
L’intenzione non è quella di esprimere critiche o giudizi, bensì quella di mostrare l’aspetto quotidiano di una relazione di questo tipo, e in particolare il malessere esistenziale che la genera e la alimenta.
Altro tema fondamentale della sceneggiatura proposta è l’analisi dei rapporti tra i giovani nella società di fine millennio dominata dall’ossessione per l’effimero, espressa dai mezzi di comunicazione attraverso la proposta e la conseguente esaltazione di archetipi estetici.
Il disagio e l’insicurezza prodotti da una cultura di questo tipo sono espressi dai personaggi attraverso la difficoltà di comunicazione, l’apatia e la tendenza all’autodistruzione, così come alla distruzione dell’altro.
Lo stile che si intende adottare è quello della commedia (o meglio, della situation-comedy) e i personaggi non esprimono apertamente il loro stato d’animo, celandolo dietro comportamenti imprevedibili e poco responsabili, che lasciano intravedere l’esistenza di un mal du vivre profondo e radicato.
Nonostante la complessità dei temi affrontati, il film aspira ad essere anche un’opera di intrattenimento, caratterizzata da momenti di ampio respiro e da uno stile narrativo che fa della leggerezza la sua principale chiave espressiva»
(Matteo Petrucci)
Sceneggiatura
Matteo Petrucci
Scenografia
Alessandro Marrazzo
Musica originale
Ennio Morricone, Andrea Morricone
Suono
Andrea Petrucci, Dino Raini, Claudio Toselli
Operatore
Federico Angelucci
Effetti speciali
Franco Galiano
Aiuto regia
Francesca Marra
Interpreti
Alessandro Tiberi (Matteo), Angelo Maggi (Dad), Monica Comegna (Valentina), Valentina Mari (Barbara), Emiliano Coltorti (Stefano), Manuela Massarenti (Professoressa), Veronica Milaneschi (Viola), Antonio Prisco (Portiere Albergo)
Produzione esecutiva
Giacinto Papa, Nino Rissotti
Produttore
Alessandro Verdecchi, Vincenzo Verdecchi
Co-produttore
Patrizia Tallarico
Produzione
Misami Film (Roma)
con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte, con il contributo del MiBAC
Distribuzione
Orango Film Distribuzione
Assistente di produzione
Michele Rossi
Vendite internazionali
Verdecchi Film