Film Commission Torino Piemonte

In un villaggio vinicolo del Nord Italia, la macchinosa vita quotidiana fa da sfondo alle dinamiche lavorative di un vigneto in periodo di vendemmia, in cui melodie tradizionali di un coro di Alpini si fondono con le lotte moderne dei lavoratori migranti africani e macedoni. Le tensioni ribollono durante le riprese di uno spot televisivo per la nuova annata della cantina Crosta, per pubblicizzare un nuovo prodotto, il "Vino Arlecchino". Il sig. Crosta, un pignolo della tradizione, ricco edere della cantina, si scontra con il fratello Alfredo, più giovane e lungimirante, e con il regista dello spot pubblicitario Samuele, alleati nel voler mettere in scena all’interno dell spot temi come i figli dei migranti africani, i passi di danza dei dandy congolesi (detti sapeurs) e la danza di strada del popping e del locking. Tra caos e contrattempi comici, arriva un arlecchino, il Grape Maestro, goffo e burlone, che quasi involontariamente calma le tensioni, portando a una gioiosa celebrazione della diversità e simboleggiando la speranza di una nuova era per l'Italia.