Daria accetta l’incarico affidatole dal Maggiore Ettore Napoli (Simone Liberati), ma tiene per sé quel dubbio che continua ad accompagnarla. A quale tavolo da gioco siederà davvero? E cosa accadrebbe se Gemini fosse davvero chi lei sospetta? E se il rapporto con il Maggiore superasse i confini professionali?

“Doppio gioco” è una serie cangiante: una storia che viaggia continuamente su binari paralleli che improvvisamente si incrociano e, come per effetto di una distorsione, prendono strade inaspettate, dove dunque ciò che si vede e si vive, raramente è ciò che appare, rivelando riflessi doppi, come suggerisce il titolo, destinati a moltiplicarsi con il succedersi degli eventi. 

Ad un serrato intreccio fatto di scatole cinesi e di continui equivoci, si contrappongono drammi e tormenti sentimentali, che appartengono a narrazioni più classicamente familiari, permettendo allo spettatore una completa immersione all’interno di un intreccio avvincente e articolato, grazie all’empatia generata dai personaggi. 

Il gioco del poker e il suo mondo sono ovviamente al centro della storia, e imprimono un tratto peculiare alla narrazione e una forte connotazione da spy story: giocare a poker ad alti livelli implica sapersi muovere morbidamente all’interno di una significativa varietà di abilità umane. 

I protagonisti della nostra storia possiedono queste qualità: sanno decifrare il mondo attorno, bluffare, mettere in atto strategie e declinano queste loro capacità in aspetti che vanno ben oltre il tavolo da gioco. 

La loro personalità è intrinsecamente legata alla loro identità di giocatori: inscindibile. 

Questo genera delle dinamiche molto interessanti e un modo peculiare di affrontare la circostanza complessa nella quale vengono a trovarsi. 

Il poker è un gioco “seduto”, fatto di attese e strategie; ma è anche dinamico, vorticoso. 

Lo vince chi ha talento ma solo se è in grado di unirlo alla strategia, alla conoscenza del proprio avversario, all’individuazione dei suoi punti deboli. Bisogna sempre essere lucidi, avere il controllo sapendo però anche quando è il caso di lasciarsi andare all’imponderabile e alla follia. 

Questo forte tratto drammaturgico ci ha portato a pensare ad una messa in scena che fosse sempre tesa e giocata su più livelli, stratificata. Le scene di azione, ad esempio, hanno sempre un risvolto che modifica la psicologia e la consapevolezza dei nostri personaggi. Allo stesso tempo le situazioni invece più posate, apparentemente ferme, danno il via a impennate e cadute che muovono il racconto e i suoi personaggi in intriganti spirali. 

Tutti questi elementi raccontati fino a ora, fungono in qualche modo da viatico per raggiungere un’identità espressiva: dare dinamicità alle situazioni apparentemente calme e profondità all’azione; lavorare sulle continue contraddizioni; cercare sempre di accompagnare la narrazione incalzante alla tensione nelle relazioni tra i personaggi. 

In “Doppio gioco” abbiamo provato a raccontare dentro ad un intreccio complesso, una splendida varietà di emozioni, sentimenti e comportamenti: quelli che ci esaltano e quelli di cui proviamo vergogna. 

Soprattutto vedremo quanto i tradimenti siano una costante che i nostri personaggi sono costretti a subire e portarsi a compiere, per arrivare alla conclusione che il peggiore di tutti è quello che si commette contro sé stessi.

 

Andrea Molaioli

Regia
Andrea Molaioli
Soggetto
Fabrizio Benvenuto, Libero Pastore, Stefano Voltaggio
Sceneggiatura
Sandrone Dazieri, Valter Lupo, Alessandra Martellini, Fabrizio Benvenuto, Libero Pastore, Stefano Voltaggio
Fotografia
Marco Faure (Data manager); Alessandro Schirru (Video assist).
Montaggio
Giuseppe Chessa
Scenografia
Luciano Cammerieri (Scenografo); Davide Mondino (Aiuto attrezzista di preparazione); Francesco De Gennaro Aquino (Aiuto attrezzista di scena); Claudio Fadda, Alberto Folli, Alessandro Calà Alberti e Filippo Amato (Manovale).
Costumi
Francesca Livia Sartori (Costumista); Marina Laura Conati (Aiuto costumi)
Musica originale
Michele Braga & Emanuele Bossi
Suono
Fiorenzo Serino (Suono in presa diretta)
Truccatori e parrucchieri
Patrizia Zanni e Giorgio Piazza (Truccatrice). Lia Mineo (Parrucchiera).
Aiuto regia
Andrea Rebuzzi
Casting
Cristina Raffaeli
Altri credits

Emiliano Remelli, Emanuele Valsania, Pietro Vuolo, Gabriele Scalisi e Simone Gianarda (Aiuto segretario di produzione); Daniele Morini (Ispettore/Location manager).

Stefano Palmesino (Elettricista); Giuseppe Di Chiara (Manovale elettricisti); Daniel Casalegno (Cable Man).

Interpreti

Alessandra Mastronardi (Daria), Max Tortora (Gemini), Simone Liberati (Maggiore della Guardia di Finanza, Ettore Napoli), Domenico Diele (Davide Giraldi, fratello di Daria), Chiarastella Sorrentino (Mariangela), Diego Ribon (Manlio Longardi), Kyshan Wilson (Jamilah), Marco Giuliani (Renato), Gerhard Koloneci (Yuri), Fabrizio Sabatucci (Don Franco), Emmanuele Aita (Bonetti), Duccio Camerini (Generale Malara), Massimiliano Franciosa (Monti), Daria Baykalova (Brigitte Santucci).

 

Direttore di produzione
Fabrizio Prada Fish
Produzione esecutiva
Fabio Castaldi
Produttore
Marco E Nicola De Angelis per Fabula Pictures
Co-produttore
RTI
Produzione
Fabula Pictures
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e il MiC Ministero della Cultura.
Assistente alla regia
Riccardo Cocciaferro (4 assistente regia)
Premi e festival

In onda da martedì 27 maggio 2025, dalle ore 21.20 su Canale 5

Ultimo aggiornamento: 29 Maggio 2025