Zaccaria è un vecchio che vive isolato in una baracca sulla collina, ai margini di un bosco. Anni prima della vicenda, il nipote e la figlia sono morti in seguito a qualcosa che ha decimato la popolazione mondiale. Dopo aver fatto razzia di tutto ciò che si poteva prendere nel centro abitato giù a valle, ora Zaccaria conduce una vita difficile, sopravvivendo con le poche risorse che la natura gli offre. Il bosco e il silenzio lo circondano, anche se quel qualcosa che è stato la causa della sua disgrazia, sembra voler tornare e riemergere come una strana forma di oppressione. I segni della sua venuta si leggono non solo sul volto sofferente del vecchio, ma anche nella natura stessa, che diventa ogni giorno più ostile. Un giorno due uomini fanno visita al vecchio Zaccaria. Insieme a loro c’è una ragazza. Dopo aver convinto il vecchio a dare loro ospitalità, i due uomini che hanno un atteggiamento ambiguo, a tratti spiritato, dicono che il vecchio dovrà compiere un prodigio per salvare la ragazza, che scopriamo essere gravemente malata. Parlano di uno strano credo che si è diffuso fra le persone. Dicono che la ragazza è la loro sacerdotessa, ne parlano come se si stessero riferendo ad una sorta di dea madre che va curata e protetta ad ogni costo, perché unico veicolo per dare ancora un senso ad una vita che sembra non avere un futuro. Il vecchio, già vessato da una vita dura e faticosa, nonostante abbia riconosciuto uno dei due uomini, li invita ad andarsene, pensando che entrambi abbiano perso la testa: lui è solo un contadino che ha perso tutto ciò che aveva. Uno dei due uomini però, gli punta un’arma contro e gli intima di incamminarsi nel bosco per andare là dove lui sa di dover andare, e di costringere Archai, una figura misteriosa, una presenza non meglio definita, ad esercitare il suo potere e guarire così la ragazza. Preso in una stretta, il vecchio si incammina e per sfuggire ai due uomini, la prima cosa che fa, è cercare una strada asfaltata che lo porti al paese vicino. L’uomo che lo ha minacciato con il fucile però, nel frattempo lo ha seguito e con l’arma puntata contro e lo costringe a riprendere il cammino. Durante il tragitto fino a quel luogo, il bosco esercita uno strano effetto sia sull’uomo con il fucile che sul vecchio Zaccaria, il quale si rivela essere tutt’altro che un semplice contadino. Zaccaria si ripresenterà alla baracca dove lo stanno aspettando la ragazza e l’altro uomo, ma con  sembianze del tutto diverse e con intenzioni non benevole.

Regia
Eugenio Villani
Fotografia
Alessandro Mattiolo (DOP); Vito Custodero (1° operatore MDP); Alberto Di Guida (Focus puller 1° assistente operatore); Francesco Malatesta (aiuto operatore/data manager); Federico Calvaruso (Gaffer); [[Federico Garrone (Gaffer aggiunto).
Scenografia
Isabella Bruschi (Scenografa); Maddalena Medri (Assistente scenografa); Maurizio Fo (Attrezzista); Federico Bregolato (Attrezzista aggiunto).
Costumi
Sara Giovene (Costumista); Pietro Allora (Assistente costumi aggiunto).
Suono
Marco Montano (Fonico); Arseniy Nomikosov (Microfonista).
Truccatori e parrucchieri
Anna Filosa (Make up artisti); Sara Arru (Ass. make up artist).
Altri credits

Veronica Uva (Location manager).

Nicolò Canestrelli (tirocinante reparto regia).

Interpreti

Roberto Accornero (Zaccaria), Rita Lonati (Silvia); Raffaele Palazzo (Salomone), Edoardo Tidei (Fausto), Renato Liprandi (illuminato), Sara Bertelà (iluminata), Fabio Cordisco (nipote), Gledis Cinque (mamma nipote).

Direttore di produzione
Produzione esecutiva
Produzione
Haselwurm Produzioni s.r.l.
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte
Assistente di produzione
Marco Carito
Ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2024