Come nasce il design a otto facce diventato il simbolo del made in ltaly nel mondo? E da dove arriva il suo nome, ormai sinonimo di caffè? La nascita della Moka racconta per la prima volta la storia della caffettiera attraverso le vite dei suoi creatori, Alfonso Bialetti e il figlio Renato. Volenteroso, poetico e sognatore, il primo. Pragmatico, ambizioso, diretto e schietto, il secondo. Solo grazie a questa combinazione la Moka diventa ciò che è oggi: dal laboratorio della provincia piemontese dove nel 1933 Alfonso, dopo innumerevoli difficoltà economiche e familiari, arriva alla prodigiosa invenzione, ai cartelloni di Corso Sempione tappezzati con l'omino coi baffi grazie all'intuito imprenditoriale di Renato, fino alle sale del MoMA di New York. La vita della Moka, come quella dei suoi due padri, attraversa le due guerre mondiali, raggiunge nel dopoguerra tutte le case d'Italia, e poi il successo in tutto il mondo, intrecciandosi così con la grande storia del Novecento.
La nascita della Moka è, prima di tutto, una storia di operosità e creatività tutta piemontese: poteva iniziare soltanto qui, sulle sponde del Lago d'Orta, dove l'intraprendenza e il sapere artigiano diedero forma, a partire dalla metà dell'Ottocento, a quello che sarebbe diventato il 'distretto dei casalinghi'. Grazie alla straordinaria possibilità di accedere alle memorie della famiglia Bialetti, racconteremo le vicende di Alfonso e Renato, al tempo stesso uniche e universali, capaci cioè di condurci attraverso i cambiamenti della società italiana, da rurale a industriale. Vogliamo raccontare come e perché un oggetto nato nella provincia piemontese è diventato icona in tutto il mondo, con un nome che, per antonomasia, è oggi sinonimo di caffè. Imprescindibile per questo racconto saranno dunque la storia del design industriale, la tradizione del caffè e la storia del suo consumo, i cambiamenti sociali dell'Italia del Novecento.