Giorgio (39) e Silvia (28) scoprono un paradiso naturale sulla costa Pacifica del Messico. Sono follemente innamorati e tutto ai loro occhi sembra incredibile. Qui le maree sono così forti che il paesaggio cambia continuamente: un giorno è un arcipelago di isole, un altro forma pozze tra le dune, il giorno dopo tutto si trasforma in un deserto. Nulla è mai uguale a sé stesso e di fronte a tanto magmatico cambiare, come se il paesaggio fosse lo specchio delle loro anime, Giorgio e Silvia iniziano a perdere il proprio senso di identità. Ma mentre Giorgio vede l'occasione per cancellare il passato e ricominciare, Silvia sente gradualmente crollare tutti i riferimenti che avevano contraddistinto la sua vita. In questo luogo dove il dentro e il fuori si mescolano senza soluzione di continuità, i due iniziano a ingaggiare una lotta di sopravvivenza e affermazione di sé. Basterebbe solo una parola d'amore per capirsi, ma il silenzio ha ormai preso il sopravvento.

In Animale | Umano ho esplorato la nostra identità di esseri umani in relazione agli animali, alla morte e al destino. In Sotto la marea voglio chiedermi come ci definiamo in relazione agli altri e cosa rimane una volta che le circostanze ci spogliano di ogni elemento tramite cui costruiamo la nostra identità. All’interno del racconto ci sarà spazio per i ricordi e i sogni dei protagonisti, che aiuteranno a gettar luce sulle loro motivazioni, le loro pulsioni profonde, i loro desideri inconsci. Come dicevano in maniera diversa Tarkovskij e Fellini, se dedichiamo al sonno un terzo delle nostre giornate, come possiamo non incorporare i sogni nei nostri film? Soprattutto dal momento che l’arte cinematografica è quella che più si presta ad avvicinarsi al linguaggio dei sogni. In questo film vorrei esplorare le possibilità estetiche del formato ultra-panoramico 2,35:1, per far dileguare i personaggi nel paesaggio, in un gioco di specchi basato sull’alternanza di campo e controcampo. Le musiche, elettroniche, saranno ispirate all’opera di Stephan Micus, e realizzate con canti ipnotici e strumenti etnografici. Questi elementi stilistici aiuteranno lo spettatore a immergersi in un racconto in cui convergono immagini del passato dei protagonisti, fotografie del loro viaggio, pensieri espressi ad alta voce, in un presente senza tempo.

Sceneggiatura
Alessandro Pugno e Zelia Zbogar
Altri credits

Greta Nordio (Coordinamento sviluppo).

Produttore
Daniele De Cicco, Daniele Segre
Produzione
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Film Tv Development Fund - dicembre 2023
Ultimo aggiornamento: 02 Ottobre 2024