Questo cortometraggio muto è ambientato nella prima metà del XX secolo. Un prete soffre le pene di una coscienza tormentata. La piccola chiesa in cui celebra la messa viene frequentata da pochissime per-sone e la solitudine logora la sua fede. Durante una passeggiata tra i boschi il prete incontra il diavolo, con cui discute e da cui viene tentato. Davvero il maligno è apparso al prete, o si è trattato di un’allucinazione, di un malessere?
Immaginiamo il cortometraggio in bianco e nero. La messa in scena sarà ispirata alle modalità del cinema muto. Il PRETE e il DIAVOLO parleranno, ma le loro parole non si sentiranno e i dialoghi saranno affidati alle didascalie. Le didascalie inoltre aiuteranno a superare la difficoltà dei complicati, delicati e profondi argomenti delle conversazioni (e in generale del cortometraggio) - risparmiandoci l’imbarazzo di scrivere dialoghi tanto ambiziosi quanto inevitabilmente inefficaci e superficiali - stilizzando i discorsi e lasciando alle immagini e alle voci mute degli attori, ai loro volti e ai loro gesti, il compito di esprimere così alte questioni.
Per quanto riguarda l’aspetto sonoro, sarà presente una colonna sonora che accompagnerà il cortometraggio, e a cui si lavorerà in modo da non renderla didascalica né invadente. L’idea è di accompagnare alle immagini una musica elettronica/noise, creando un vincete contrasto (cfr. SQÜRL vs. Man Ray) tra tradizione e modernità.
Marco Trotta (il prete), Anna Menardi (la donna), Francesco Pellegrino (il diavolo), Isadora Mazon (scheletro), Francesco Greco (comparsa), Lorenzo Pia (comparsa), Umberto Marotta (comparsa).
2^ edizione di Piemonte Factory - Film Lab Contest Under 30: domenica 21 gennaio 2024 proiezione al Cinema Massimo
