Vittoria è una ragazza di quindici anni, “hikikomori”, un termine giapponese che indica le persone che hanno deciso di “stare in disparte, di isolarsi dalla società, di rinchiudersi nella loro cameretta. Vittoria passa il tempo a fotografare le persone dalla sua finestra, a giocare ai videogame, a leggere fumetti e a guardare video. E’ spaventata dalla società esterna, dai suoi ritmi indiavolati e vorticosi e non ha amicizie vere, profonde. Nella sua stanza non entra più la luce, ha oscurato tutte le finestre, vive slegata dai ritmi naturali e ha perso il contatto con la realtà interrompendo anche i rapporti con sua madre Stefania, imprenditrice di successo nel mondo della moda. Stefania vorrebbe che sua figlia prendesse sempre il massimo dei voti e che ambisse a grandi traguardi: la reputa un talento. Questa sua pressione ha generato in Vittoria uno stato depressivo accentuato anche dal fatto che vive soltanto con lei e lontano dal padre, quest’ultimo trasferitosi a New York dopo la separazione da Stefania. L’unica persona di cui Vittoria si fida è suo nonno Francesco, botanico e ricercatore che vive isolato da tempo in un paesino del Cilento e con il quale intrattiene un costante carteggio. Francesco ha trascorso molto tempo insieme alle tribù dei Nativi Americani apprendendo da loro le tecniche della permacultura e della conservazione dei semi. Lo scopo di Francesco è quello di salvare e garantire nel tempo la biodiversità.

Per anni ha cercato di diffondere questa conoscenza tra gli agricoltori informandoli sui pericoli degli OGM, sull’utilizzo del glifosato, sullo sfruttamento intensivo dei terreni ma dopo la morte di sua moglie decide di “isolarsi” anche lui dalla società. Questo suo lungo peregrinare e il suo isolamento hanno incrinato i rapporti già fragili con sua figlia Stefania che gli rinfaccia sempre di essere stato per lei un padre assente ed egoista. Stefania, concentrata esclusivamente sul suo lavoro cercherà in tutti i modi di fare uscire Vittoria dalla stanza e di recuperare il loro rapporto ma giorno dopo giorno, rabbia e stanchezza, la indurranno a prendere una decisione sbagliata, ovvero fare uscire con la forza Vittoria dalla sua cameretta. Chiamate tre persone per rimuovere la porta e porre fino alla chiusura, Vittoria si sentirà ennesimamente non capita da sua madre e, spaventata e disorientata, si rifugerà tra le braccia del nonno corso in suo aiuto, quest’ultimo preoccupato nel non ricevere più alcuna sua notizia. I ritmi lenti della campagna, l’isolamento naturale e le buone maniere di Francesco che, memore dell’errore commesso con sua figlia Stefania vuole ora essere almeno un buon nonno, aiuteranno Vittoria a ritrovare un equilibrio e a volere di nuovo vivere la sua vita.

Regia
Roberto Gasparro
Scenografia
Interpreti

Simone Moretto (Preside), Vittoria Chiolero (Vittoria), Daniela Freguglia (Stefania), Michele Franco (operaio), Mauro Tarantini (Presidente), Ilaria Zoe Antonello (Ester)

Produzione
35MM Produzioni srl
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e con i Patrocini di Legambiente Campania, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Comune di Cuccaro Vetere.
Distribuzione
Mediterranea Productions
Premi e festival

In anteprima martedì 5 dicembre 2023 alle ore 20.30 presso il Massaua Cityplex a Torino

Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio 2024