Tutto un mondo, racchiuso fra le mura di un'accademia d'arte. Potremmo essere ovunque. Potremmo essere a Tirana. Imparare e trasmettere l'arte creando musica ed immagini, per innamorarsi o per coprire e cancellare gli echi assordanti del nuovo ed impudente amico americano. Per rinnovare ancora il tempo ed il suono della vita.
«Ci siamo trovati a Tirana negli stessi giorni della visita di Bush. Abbiamo scelto di non parlarne, facendo del gesto artistico di studenti, professori e piccoli allievi alle prese con gli esami — che appaiono e scompaiono l’uno nell’altro — il centro del racconto. Per noi, il loro era un atto di resistenza. Per questo “L’esame di Xhodi” è un film politico»
(Massimiliano De Serio e Gianluca De Serio)