La Riviera Romagnola è la culla che negli anni ha ospitato contaminazioni di vario genere: nel dopoguerra gli americani e gli inglesi ballavano nei club insieme a tedeschi, che fino a qualche anno prima, erano avversari nel conflitto mondiale. Più avanti, negli anni ’80-’90, il territorio e la società ha abbracciato giovani artisti provenienti dalle scene hip-hop di Torino, Milano, Roma, Bologna, Napoli e che negli anni a seguire avrebbero ispirato, influenzato con una forte accelerazione l’arte, la musica, la danza e la cultura più innovativa in Italia.
Buliron è una parola che deriva dal dialetto romagnolo e, come il film di Fellini "Amarcord", raccoglie in sé molti significati onirici e intercambiabili. Significa unire alla rinfusa oggetti e contesti, ma rappresenta anche situazioni esplosive, torbide e voci concitate. In Romagna e in particolar modo a Rimini, per alcune generazioni rappresenta anche un'altra cosa; Booliron, è infatti il titolo di una canzone epica che racconta un inno rivoluzionario dei giovani degli anni ’80-’90 provenienti dalle parti d’Italia (Torino, Milano, Roma, Bologna, Napoli). Visionari, artisti controversi, personaggi dall’ego smisurato, geni incompresi, ognuno a suo modo ha tracciato una linea, ha messo in moto massimi sistemi, ha dato vita ad un processo condiviso che oggi accompagna aspetti dell’intrattenimento, della musica e della moda.
Il fenomeno delle posse, la break dance e i graffiti sono gli ingredienti del documentario e rappresentano gli esempi lampanti di ciò che l’hip-hop ha prodotto nel nostro paese. Per vari anni questa cultura ha nutrito il linguaggio di molte generazioni e, oggi, influenza in modo decisivo il mercato discografico e milioni di giovani. La Romagna, così come Torino, è sempre stata, a partire dal dopoguerra, il punto di riferimento della ripresa economica e sociale. Verso la fine degli anni ‘80 il motore del divertimento che andava a pieno regime lasciava poco spazio ad un intrattenimento più consapevole. Club e direttori artistici erano votati a una proposta edonistica e di facile consumo ma accadde qualcosa di inspiegabile. Rimini, e tutta la Romagna, erano state lo scenario di un forte cambiamento artistico e culturale partito dal basso.
A distanza di 30 anni dall’evento Indelebile '94 si vuole ripercorrere quel momento storico, sociale e culturale.