Un viaggio attraverso la concretezza e la fisicità del corpo umano guidato dalla vacuità del mondo dei sogni. Una mano deus ex machina monta, smonta, ricostruisce e ridefinisce l’essenza stessa dell’essere umano.
L'intento del cortometraggio è quello di aprire un varco nella mente dello spettatore. Dark Globe desidera immergere il pubblico in un sogno lucido, in una dimensione magica. Non cerca di spiegare concetti o rivelare misteri, ma aspira a essere un'esperienza sensoriale ed emotiva profonda. Chiedo allo spettatore di immergersi in un sogno, senza porsi domande, ma semplicemente lasciarsi trasportare dalle emozioni trasmesse. Non è una storia, ma un'esperienza.