Nel 1906, un giovane italiano parte alla volta del Sogno americano: Gaetano “Tony” Gaudio. All’ombra della Statua della Libertà, rafforza presto la sua passione per la fotografia cinematografica, nata anni prima nel laboratorio di famiglia a Cosenza e divenuta professione a Torino con la Ambrosio Film, fino al passaggio a Hollywood, dove sarà consacrato nel 1937 con un Premio Oscar, il primo nella storia per un italiano. Erano gli anni in cui nasceva il cinema sia in Italia, con il primato del Piemonte anni prima di Roma, sia in USA, con il sorgere delle prime società di produzione a New York e dei primi Studios a Los Angeles. Tony Gaudio contribuì direttamente, come pioniere della fotografia cinematografia, alla nascita dell’industria cinematografica come la conosciamo oggi, divenendo presto una figura di vertice del cinema hollywoodiano e delle sue istituzioni come l’American Society of Cinematographers, lavorando con registi come Howard Hawks e Howard Hughes, oltre che con attrici come Greta Garbo e Bette Davis. Contribuì a creare il look dei primi film della neonata Warner Bros., su cui successivamente si sviluppò il genere noir. Alla sua morte, nel 1951, la memoria di Tony Gaudio si disperde lentamente e la sua statuetta viene smarrita. 70 anni dopo, un detective americano va sulle sue tracce, ricostruendo l’avvincente vita umana e professionale di Tony Gaudio, nella speranza di ritrovare il suo Oscar Dimenticato.

Il documentario ha l’obiettivo di raccontare una storia che conoscono in pochi, quella del primo Oscar in assoluto vinto da un italiano. Vuole riportare alla luce un uomo, Tony Gaudio, che come tanti connazionali nei primi del ‘900, decise di lasciare l'Italia alla volta degli Stati Uniti, dove fu proprio la “luce” a regalargli il “sogno americano”. Riuscire, quindi, a ripercorrere il suo trascorso personale e professionale, dalle origini nella bottega fotografica di famiglia a Cosenza, passando per la collaborazione con la casa di produzione piemontese Ambrosio Film, fino allo sbarco a New York e l’acclamazione a Hollywood. Attraverso questa storia di emigrazione, simile a quella compiuta da un altro direttore della fotografia calabrese vincitore di Oscar, Mauro Fiore, intendiamo anche ripercorrere l'evoluzione negli anni della figura del cinematographer, e confrontare le tecniche e il linguaggio cinematografico della Hollywood degli anni d’oro di Gaudio, con le evoluzioni occorse sul fronte della produzione italiana, che allora aveva il suo fulcro a Torino. Il tutto alternando uno stile documentaristico (con interviste a esperti e familiari, uso di filmati di repertorio), a uno più strettamente cinematografico (con sequenze di animazione e ricostruzioni meramente “fiction” con il detective alla ricerca della statuetta).

Regia
Alessandro Nucci
Soggetto
Alessandro Nucci, Fabrizio Nucci
Sceneggiatura
Alessandro Nucci, Fabrizio Nucci
Fotografia
Gianluca Gattabria, Alessandro Nucci
Montaggio
Martina Nogarotto
Suono
Luigi Porto, Niccolò Bosio, Nate Ipanag, Simone Casile
Interpreti

Mauro Fiore, Richard Edlund, Gino Gaudio, Patrick Keating, Claudia Gianetto, Richard Crudo, Steve Gainer, David Mullen, Marianna Gatto, Howard Thomas Ray

Direttore di produzione
Carmela Bilotto
Organizzatore generale
Fabrizio Nucci
Produzione esecutiva
Fabrizio Nucci, Anna Frandino, Mary Reid, Gavin Glynn
Produttore
Fabrizio Nucci, Anna Frandino
Produzione
Open Fields Productions
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund - produzione dicembre 2022
Ultimo aggiornamento: 12 Settembre 2024