Fraus, Sardegna. In un villaggio freddo e grigio, circondato da boschi e alte montagne, una bambina sparisce nel nulla. Il vice ispettore Ivan Toller, che indaga sulla scomparsa, sa di non avere molto tempo per trovarla ancora in vita. Durante le ricerche nel bosco si imbatte però nel corpo senza vita di una giovane donna, Alice, impiccata a un albero. Tutto lascia pensare a un suicidio.
Sara è una scrittrice di romanzi fantasy di successo, cresciuta a Fraus e trapiantata a Torino. La sua vita perfettamente organizzata e priva di relazioni viene stravolta dalla morte di Alice, sua amica d’infanzia. Nessuno ha idea di cosa sia successo, ma prima di suicidarsi, la ragazza ha provato più volte a contattarla senza ottenere risposta. Mossa dal senso di colpa e non convinta si tratti di un semplice suicidio, Sara decide di tornare nei suoi luoghi dell’infanzia e indagare sulle ragioni di quel gesto. Così conosce Ivan, e le loro due indagini si incontrano e incrociano più volte, rendendo chiaro che i due casi sono collegati. Il principale sospettato è Don Massimo, leader della congregazione religiosa di cui Alice faceva parte, un uomo ambiguo che sembra avere profonda influenza su chi lo circonda. Mentre il vice ispettore sembra brancolare nel buio, Sara piomba in un groviglio di incubi e paranoie che si farà sempre più inestricabile e l’indagine sulla morte di Alice si trasformerà in un’indagine sulla propria infanzia e sui propri traumi annullati per sopravvivere. Finché la ricerca di Ivan e quella di Sara convergono: la scrittrice è l’unica in grado di sapere dove si trova la bambina scomparsa, ma l’informazione è sepolta nel fondo della sua memoria. Tra ricerche, sospetti e allucinazioni, Sara ricostruirà un pezzo drammatico della vita sua, di Alice e di molti altri bambini dall’infanzia negata, arrivando a uccidere pur di liberarsi dei suoi fantasmi.
Parlare delle contraddizioni più profonde dell’animo umano col filtro del cinema di genere. Spinti da questa esigenza, abbiamo deciso di scrivere “Dal Nulla”: volevamo scavare dentro i personaggi e trattare temi importanti come gli abusi sui minori e l’emersione del rimosso attraverso un racconto che non rinunciasse alla suspense, alla tensione, all’intrattenimento.
Al centro del film, un tema universale: senza fare i conti col proprio passato è impossibile crescere, trasformarsi, vivere.
Quello al quale ci siamo approcciati è un racconto cupo, denso di emozioni oppresse e viscerali all’interno delle quali vagano, come fossero anime in ricerca di sé stesse, i nostri personaggi. “Dal Nulla” è un thriller dell’anima, una storia di bambini a cui viene negata l’infanzia. Bambini che diventeranno adulti anaffettivi, adulti pazzi o adulti suicidi. È un viaggio a ritroso nella memoria che procede su due linee investigative inizialmente parallele: quella di Ivan, ispettore di polizia del nord Italia trapiantato in Sardegna, più legata alla realtà, alle tracce, agli indizi, alle prove materiali, e quella di Sara, più interiore, psicologica, intima e personale, nata in Sardegna, ma da molti anni trapiantata a Torino.