Un’interminabile e surreale eclissi sta mettendo in ginocchio l’intero pianeta. Eppure questo fenomeno funesto sembra non spaventare la piccola Luna, intenta a far tornare insieme i suoi genitori. Durante il suo cammino, le tenebre e la città non sono clementi e Luna finisce per perdersi. L’incontro fortuito con una donna misteriosa sarà per lei l’occasione per superare la notte.
Al Termine della Notte è un cortometraggio surreale e introspettivo, sfumato con pennellate synth-wave, che si concentra sul tema dell’amore e della speranza. Le tenebre calate sulla vita della piccola Luna a causa della separazione dei genitori si materializzano nella misteriosa e interminabile eclissi che oscura la Terra, a cui nessuno sa dare una spiegazione. Come in una favola sci-fi, Luna si sente invincibile ed è pronta a tutto per salvare la sua famiglia, ma un attimo dopo si perde nel suo cammino travolta dalle tenebre. L’estetica sci-fi synth-wave nasce dall’esigenza di creare un mondo parallelo a quello a cui siamo abituati. Una realtà simile ma distante dalla nostra quotidianità trasporta il film su un livello onirico-surreale. La camera si muove lenta, fluttuante, galleggiando in apnea tra le strade vuote della città. Il cielo nero pece in contrasto con i colori brillanti dei costumi e delle luci al neon, dona un bagliore di speranza ad un mondo che sembra ormai caduto nell’oblio. Luna e la Donna di Strada, come una moderna Fata Turchina, sono le due protagoniste del corto e il loro incontro è salvifico per entrambe: Luna comprende a fondo l’amore che lega i propri genitori, mentre la Fata Turchina realizza l’importanza delle proprie scelte anche in un mondo sull’orlo del baratro. Come tutte le favole, anche “Al Termine della Notte” pullula di simbologie e metafore, svelando poco per volta il suo intrinseco significato: dopo le tenebre, arriva sempre il giorno