Alì è un bambino afgano di circa 10 anni che vive in una tendopoli nei pressi del porto di Patrasso, in Grecia. Passa la maggior parte del tempo coi suoi “coinquilini” Mohammed e Hassan e prova ogni giorno, inviano, a imbarcarsi clandestinamente per raggiungere l’Italia. Nel suo ultimo tentativo però, seguendo il consiglio dei suoi amici, Alì prova a nascondersi dentro una roulotte e non sotto un camion come è solito fare. Incontra così Claudio, un bambino italiano suo coetaneo che sta lasciando l’isola con la sua famiglia e la loro roulotte dopo aver trascorso le vacanze estive in un campeggio non distante dalla tendopoli.
La storia è ambientata nell’isola di Patrasso, punta dell’iceberg di un sistema di immigrazione clandestina che arriva in Europa attraverso i paesi della penisola balcanica, ma soprattutto città che si trasforma in personaggio grazie alla sua duplice natura. Da una parte ospita infatti svariati camping dove tante famiglie (molte delle quali italiane) trascorrono le proprie vacanze estive. Dall’altra ospita invece, spesso a distanza di pochi metri, tendopoli più o meno “legittime” come quella in cui vivono Alì e i suoi 2 amici. Mondi diametralmente opposti che si incontrano però quotidianamente e che si fondono tra loro all’interno della cornice del porto. Durante la fase di ricerca e di scrittura ho avuto la fortuna di conoscere diversi ragazzi afgani arrivati a Torino dopo aver attraversato la celebre rotta balcanica. La loro età e il loro background erano abbastanza vari, ma ciò che accomunava spesso le loro storie e che mi colpiva maggiormente, soprattutto durante i racconti dei più piccoli, era la parte che descriveva gli svariati e ingegnosi metodi con cui riuscivano ad eludere i controlli della polizia di frontiera, quasi come in un gioco.
L’inizio del film ci catapulta proprio all’interno di questa doppia dimensione: gioco vs necessità, gioco vs vita, vita vs morte. Tana libera tutti racconta quindi una piccola parte del fenomeno migratorio, ma lo fa attraverso gli occhi dei bambini e richiamando di continuo il tema del gioco.