Uno spazio bianco è il racconto di un incredibile viaggio che partendo dal l’Italia arriva nel cuore della siberia di oggi sulla strada che dalla lituania, dalla germania, dalla polonia e più in generale dai territori dell’ex urss, portava al famigerato gulag 57, in compagnia di quattro ex prigionieri.
I protagonisti si troveranno immersi in un mondo dall’aria spettrale, ricoperto da una sterminata coltre di neve bianca che nella sua immobilità cela i ricordi e rende le grida ovattate.
È nel vagone di una carrozza della ferrovia transiberiana, che riemergono le voci e gli echi di un passato carico al tempo stesso di un orrore e di un’umanità estremi, che il mondo intero oggi sembra aver voluto dimenticare.
Uno spazio bianco è un viaggio nella memoria e nei meandri dell’animo di esseri umani che hanno condiviso un passato indelebile e raccapricciante al quale rimarranno legati per sempre. Uno Spazio Bianco in cui verità inconfessabili si accumularono inesauribilmente. Uno Spazio Bianco in cui migliaia d’innocenti vennero rinchiusi nei gulag e condannati ad un destino di spettri: un viaggio nell’orrore dei gulag russi.