Una passeggiata lunga un anno al fianco di uno fra gli architetti e paesaggisti più importanti al mondo, il piemontese Paolo Pejrone, un'indagine della grammatica del paesaggio all’interno del suo giardino privato di Revello, chiamato Bramafam, pensato e coltivato nel corso di oltre vent’anni, in cui abitano oltre alle innumerevoli specie endemiche, anche una moltitudine di piante da tutto il mondo, in un progetto che è la materializzazione del pensiero di un architetto capace di concepire un luogo unico al mondo, simile a un’arca di Noè. Analizzando le tavole e i disegni fatti a mano da Pejrone, avremo modo di capire le logiche che sottendono la progettazione e conoscere tutte le bellezze che il Bramafam offre nella ciclicità delle stagioni, conoscendo così le piante per nome, scoprendo il motivo del loro posizionamento, e ampliando la nostra grammatica delle specie vegetali e la consapevolezza di cosa sia una progettazione architettonica in armonia con la natura.
In Pejrone ho ritrovato tutti i temi a me cari: l'architettura, l’infinita cultura botanica, la centralità dell’uomo novecentesco, la scienza ed il rigore di questo antico maestro si sono palesate sia nei suoi testi, che nel nostro incontro in una coerenza a me tanto cara tra l’uomo d’ingegno e l’uomo scientifico. Sento la necessità di ritrarre un prezioso testimone e ambasciatore della cultura italiana all’interno del suo habitat, nella sua casa museo di Revello, tra quell’infinito giardino che ha sapientemente costruito in coerenza con una vita che lo ha portato ad essere uno dei più importanti paesaggisti viventi. Il film vuole far conoscere e ritrarre nella sua essenza questo grande architetto tra le sue piante, nel suo amato giardino mentre ci racconta le specificità di ogni singola pianta, insegnandoci senza retorica quanto sia importante pensare alla natura chiamandola per nome, riconoscendola nella sua diversità perché senza questa grammatica non la potremo mai conservare.