Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra è la storia dell’amicizia tra due ragazze adolescenti con la bizzarra passione per le analisi mediche. Come tutti quelli che non percorrono sentieri ortodossi, le ragazzine saranno osteggiate e malviste, ma il loro legame gli darà la forza per continuare a distinguersi. Verranno divise, nel tentativo di addomesticarle e riportarle alla norma, arriverà il dramma. Il finale è a sorpresa; così a sorpresa da non essere descritto con parole ma con un colore, l’azzurro.
Quindici anni e avere le paure di una vita ignota, le insicurezze, i dubbi, le delusioni, i confronti/scontri con i genitori, il seguire le regole della scuola, le incomprensioni con il mondo che ci circonda, non sapere la strada da intraprendere, e la solitudine che spesso può mascherarsi con mode estemporanee, tutto questo ha un’unica sola soluzione: l’amicizia. Ecco di cosa parla il film.
Quell’amicizia che può essere vissuta solo nell’adolescenza. Le amicizie che ti cambiano per sempre. Le amicizie che ti stimolano a crescere, ad essere indipendente, a leggere, a vedere l’arte la società, il mondo, la famiglia con occhi differenti. Quegli incontri che ti donano qualcosa di cui non avevi mai sentito parlare prima ma di cui avevi estremamente bisogno.
Motta e Castracani sono le protagoniste di una storia per certi versi sembra paradossale. Perfetto esempio è il loro modo di passare il tempo: fare visite mediche. Una metafora, forse, che diventa un modo empirico di conoscere se stessi. Elemento portante nel fumetto che mi ha incuriosito e che è stato sviluppato nella sceneggiatura. Quale miglior momento per aumentare la riflessione sulla propria esistenza nell’esatto istante in cui qualcuno, un medico appunto, ci osserva, ci studia, ci analizza nelle parti più viscerali di noi stessi. Un confronto con l’obbiettività del nostro essere a cui non possiamo mentire. I nei sulla pelle sono quelli, in numero, dimensione e qualità. Questa prova oggettiva di riconoscimento come può essere vissuta da una ragazzina che sta cercando di capire chi è, cosa fare, e dove andare nella vita? Riflessioni molto grandi per una teenager, forse, ma sono le domande che ci facciamo tutti quanti da sempre.