È notte, un ragazzo si avvicina ad un espositore retroilluminato IGPDecaux indossando una pettorina catarifrangente. E’ un’attimo: tlank, flop, swish , sbam! Il rumore metallico della teca precede di qualche secondo la luce abbagliante dei neon, adesso nudi, al suo interno. Dove prima c’era una una delle tante pubblicità che ci invitano a spendere ora c’è un messaggio che ci costringe a riflettere, a volte a sorridere. La mattina seguente sui giornali appaiono i titoli: “Il Banksy di Torino colpisce ancora: arte o vandalismo?” “Ecco la nuova opera dello Street Artist Andrea Villa che mette i politici alla berlina”. Ma chi è costui e perché le sue opere fanno tanto scalpore? Andrea Villa è un artista di strada per i più distratti, un artista di arte concet uale per i critici da salotto ed un incallito provocatore per i politici meno avvezzi al confronto. Ma anche e soprattutto un ladro: un ladro gentiluomo che si cura di non rovinare le teche e l’arredo urbano e che mai sostituisce con le sue opere la pubblicità di piccole realtà produttive.

Andrea Villa ruba spazio al conformismo offrendoci uno spazio di pensiero. D’altronde Picasso diceva che i bravi artisti copiano, i geni rubano.

L’intento del documentario è quello di presentare la peculiarità e l’eccentricità del suo protagonista: Andrea Villa. Giovane Street Artist torinese che in pochi anni è riuscito a far parlare molto di sé e dei suoi interventi urbani. La sua è un'arte tagliente e satirica che ci ha portato a sviluppare un'indagine sui fenomeni visivi e speculativi che stanno caratterizzando la nostra società. L'iconografia del web è un aspetto derivato, un'altro modo per avviare una ricerca sul potere delle immagini.

Il film vuole mostrare questa esordiente realtà senza filtri e soprattutto senza giudizi o definizioni: quella che fa Andrea Villa è arte? Non spetta a noi fornire la risposta ma è nostro compito aprire il dibattito e collezionare opinioni; parlare di questa controcultura o sottocultura potrebbe essere un modo per tirarla fuori e darle un posto più visibile in superficie.

Sceneggiatura
Fotografia
Alessio Nicastro
Montaggio
Emanuele Segre
Musica originale
I Shot a Man
Suono
Domenico De Fazio (Presa diretta, Montaggio e Mix Audio)
Altri credits

Emanuele Segre (Visual Fx, Color Correction); Anna D'Urbino (Assistente post-produzione);Simone Dipietro (DIT); Francesco Boccadoro (3d Modeling); Andrea Baldereschi (Marketing Strategist); Sveva Bersezio (Delegato di produzione - Docabout).

 

Interpreti

Andrea Villa, Marco Abrate aka Rebor, Lorenzo Gnata, L'uomo tigre, la mamma mascherata, Olga Gambari, Massimiliano Tonelli, I Truly Design, Riccardo Costantini, Max Magaldi, Nova Dance Studio.

Organizzatore generale
Sveva Bersezio
Produzione esecutiva
Produttore
Federico Mazzola, Emanuele Segre
Produzione
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund - sviluppo giugno 2021
Assistente di produzione
Enrica Fenoglio
Ultimo aggiornamento: 06 Settembre 2023