Un viaggio notturno all’interno degli spazi abbandonati dell’ex manicomio di Collegno. Atraverso gli scritti dall’interno - le voci delle lettere, dei diari e delle testmonianze degli internati - le stanze labirintche e fatscenti riprendono vita e evocano il passato doloroso dell’ospedale psichiatrico. Raccontano degli eletroshock e delle torture su adulti e bambini voluti dal dottor Giorgio Coda, “l’elettricista” di Collegno. Raccontano del processo ufficiale a suo carico per sevizie e di quello proletario che Coda subì ad opera di un gruppo di Prima Linea, guidato da uno dei suoi “pazienti”. Solo all’alba, con il racconto della chiusura dei manicomi, si tornerà a vedere la luce.
Alla vicenda degli ospedali psichiatrici, di quello di Collegno e del dottor Coda, a alla legge Basaglia e al dibatto sulla psichiatria, sono stati dedicati numerosi libri, artcoli, spettacoli teatrali e flm documentari. La vicenda appare tangenzialmente in svariati flm dedicati a quegli anni (il più celebre è forse La meglio gioventù). Il nostro flm si nutre anche di tutti questi lavori. Con questo flm non miriamo a un nuovo approfondimento, bensì a creare un’esperienza immersiva- visiva e auditva- all’interno di quel mondo. Atraversandone i luoghi, ascoltandone le voci più dolorose e strazianti, ritrovando collegamenti talvolta inattesi con la società di quegli anni, con la politca e con la cronaca giudiziaria. Grazie alla musica di Paolo Spaccamonti e alla voce di Emidio Clementi, speriamo di costruire un’esperienza quasi catartca atraverso le storie dei pazienti dei manicomi. E che si chiude su una nota giustfcata di ottmismo per la vittoria civile con cui si concluse quella stagione (e il nostro flm): la chiusura dei manicomi e il riconoscimento della sofferenza dei pazienti.