Camillo Benso Conte di Cavour nasce a Torino nell’agosto del 1810 da una ricca famiglia nobiliare piemontese. Fautore di una nuova idea politica, fu indirizzato verso la carriera militare , ma per le sue idee troppo liberarli, abbandonò presto l’esercito e si mise a studiare economia. Da giovane il suo principale interesse fu verso l’analisi dei problemi dell’agricoltura piemontese: diresse la tenuta di famiglia di Grinzane, trasformandola in un’azienda vitivinicola all’avanguardia.
E’ stato un personaggio politico importante, la sua idea politica si basava nel riunire l’Italia sotto un’unica bandiera: il 14 marzo 1861, pochi mesi prima della sua prematura scomparsa, Camillo Benso Conte di Cavour riuscì a proclamare il Regno d'Italia.
Uomo dall’apparente frivolezza che spesso addolciva il suo essere duro e intransigente, Camillo Benso si considerava persona affabile e aperta a ogni novità, ma sempre pronto alla severità e all’inesorabile rigidità del riformatore.
Nella sua esperienza a Grinzane ebbe molte volte l’occasione di dovere risolvere questioni difficili: seppe in quel frangente circondarsi di persone che lo aiutarono. Il vino fu un elemento importante nella sua vita perché gli permise, in un certo qual modo, di approcciarsi attivamente al commercio e sperimentare una strategia economica che poi sviluppò durante la carriera politica. Ma di cosa si occupò Camillo Benso a Grinzane? Come la sua esperienza in questa terra fu importante per i suoi progetti politici futuri? Per tutto questo dobbiamo andare indietro nel tempo, per più di un secolo per comprendere e conoscere cosa successe quando “una calda mattina del 1932 dopo un viaggio di alcune ore, da Torino giunse una carrozza al castello…”.
Questo filmato è una delle attrazioni del nuovo allestimento del Castello di Grinzane, realizzato per il pubblico che visiterà il Museo e potrà rivivere ancora una volta la magica atmosfera di metà Ottocento.
«L’immagine del Conte Camillo Benso è oggi considerata un’icona, la sua barba rossiccia e i suoi inconfondibili occhiali rotondi hanno ispirato film e serie televisive. Avere l’occasione di poter raccontare un personaggio così importante, mi ha fatto riflettere. La Storia viene raccontata il più delle volte come un susseguirsi di date ed eventi. Ma dietro ai fatti ci sono sempre gli uomini. In questo caso, il Conte Camillo Benso è stato un uomo che ha segnato la nostra Storia. Raccontarlo in un breve film di venti minuti sarebbe stato impossibile per la quantità di avvenimenti che lo hanno visto protagonista nella sua pur breve vita. La decisione è stata quella di raccontarne una parte. Lo spunto da cui sono partito è un semplice flashback. Siamo nella Torino di metà Ottocento, il Conte Camillo, ormai protagonista della vita politica racconta nel suo studio un momento della sua vita che lo ha segnato: l’avventura nella tenuta di Grinzane. Il flashback mi ha permesso di viaggiare nel tempo: raccontare un Cavour giovane, spensierato e pieno idee, amante della buona cucina e delle belle donne ma attento a un suo preciso progetto, ma anche uno più maturo, riflessivo, consapevole della sua posizione, prossimo alla creazione del primo passo per l’Unità d’Italia. (…) Ciò che mi premeva di più nel realizzare questo breve film, che potrà essere visto in esclusiva all’interno del Castello per tutti coloro che andranno a visitarlo, ma che avrà in seguito anche una distribuzione in dvd, era raccontare una storia universale : il sogno di un uomo che diventa reale»
(Max Chicco)
Costumi
La Nuova Maschera (Asti), Franca Ricci, Maria Teresa Ricci
Operatore
Mathieu Gasquet (operatore backstage)
Effetti speciali
Paolo Stenech, Andrea Tambosco
Truccatori e parrucchieri
Michele Guaschino
Altri credits
Bruno Murialdo (Fotografo di Scena)
Interpreti
Franco Urban (Cavour), Paolo Giangrasso (Cavour), Riccardo Leto (Ravinale), Mauro Stante (Giovanni Bosco), Franco Olivero, Raffaella Contu, Federico Carpino, Onofrio Coppola, Massimo Soldano.
Produzione esecutiva
Enoteca Regionale Piemontese Cavour
con il sostegno di Film Commission Piemonte, con il contributo di Fondazione Accorsi Torino, Archivio Storico di Torino, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Patrimonio Storico e Artistico Etnoantropologico, Direzione Palazzo Carignano (TO), Ristorante Il Cambio Torino, Circolo ippico I Cartunè, Castello di Guarene, Comune di Fiorano, Comune di Torino, Ente del Turismo Alba Bra Langhe e Roero.