Antonio de Benedetto è uno chef italiano con una missione: cambiare il mondo attraverso il cibo. I suoi apprendisti in cucina sono Mirko Piras, un ragazzo nato con la sindrome di Down e che spera di diventare un grande chef “proprio come Antonio”, e Jessica Berta, che sogna di diventare una pasticcera. La loro cucina è il cuore pulsante di un ristorante e di un hotel, unici e rivoluzionari. Entrambi hanno uno staff di giovani uomini e donne con la sindrome di Down o con disabilità intellettive che arrivano da tutta Italia per formarsi e lavorare nel campo alberghiero così da poter prendere posto al tavolo della vita. È il loro percorso verso la libertà e l’indipendenza.
Ho sentito parlare per la prima volta dell’Albergo Etico da una mia amica di Sydney che ha una figlia con la sindrome di Down. Questa mia amica è particolarmente coinvolta nei diritti per la difesa di persone con disabilità intellettive ed è rimasta sbalordita da quello che ha visto accadere ad Asti ovvero la trasformazione nella vita delle persone. Non aveva mai visto una cosa del genere né in Australia né nel resto del mondo. Quindi ho deciso, così su due piedi, di partire per Asti e vedere con i miei occhi. Quel viaggio non si è mai concluso, sono rimasto strabiliato.
Per più di due anni ho sviluppato questa storia e con alcuni personaggi ho stretto un’amicizia speciale, si sono fidati di me e mi hanno permesso di riprendere la loro vita. Vogliono che la loro storia venga raccontata.