Giovanna vive da molto tempo isolata nella sua grande casa sul Lago di Garda, fedele alle sue abitudini e ai suoi ricordi. Rosalia insegue il desiderio ancora vibrante tra le mura di una casa di riposo a Torino. Le sue giornate si ripetono con ritmi regolari e prevedibili, ma lei non si arrende e sogna di ricominciare.
Due esistenze femminili che vivono l’età anziana in modo diverso si confrontano con la ricerca della regista di un’immagine della vecchiaia fatta ancora di pulsioni e passioni. Lust Chance inizia un viaggio che partendo dalla volontà di trovare ciò che fino alla fine ci tiene attaccati alla vita, si scontra con la paura di invecchiare, di essere soli e non avere più tempo per cambiare.
Un’amica, specializzanda in medicina, mi ha raccontato che una paziente più che ottantenne le aveva confessato di voler ancora fare sesso. Per la mia amica era la prima volta, ma non sarebbe stata l’unica. Questo ha innescato in me una serie di sensazioni e pensieri che mi hanno spinta a indagare sulla relazione tra la sessualità e il diventare anziani. Lust Chance è un documentario che nasce da questa ricerca personale, dalla paura di smettere un giorno di sentirsi vivi. Il film si sviluppa come un quaderno di appunti sulla vulnerabilità e la forza seduttiva di due donne a confronto con il loro desiderio e la loro storia.