Black Hole è l'intreccio di due racconti, il viaggio di Alice, l'inganno del padre. Apparentemente la colonna portante di un nucleo familiare dissestato dalle fragilità delle donne che lo compongono, con l'evolversi della storia affiora che l'uomo in realtà si nutre della fragilità delle sue donne per poter esercitare un silente, perenne dominio su di loro, fin anche a sfruttare il suicidio della madre come nuovo strumento di potere psicologico sulla figlia. L'uomo usa la depressione della moglie per mantenersi in un percepito controllo della sua vita, teme il carattere seduttivo e la femminilità più libera della donna che mettono a repentaglio le sue sicurezze. Quando torna a casa vedendola bellissima e radiosa l'unica cosa che concepisce è sfruttare il suo ascendente per mortificarla fino a spogliarla del sé, svestendola delle scarpe, simbolo di un amor proprio di cui lui non può essere in dominio. Black Hole è anche dunque la rappresentazione dello scontro fatale tra Anime fragili. Alice da bambina inconsciamente rimosse la realtà dei fatti invertendo la direzione di quella energia distruttiva contro sé stessa. Alla fine di questo viaggio, solo riattraversando ed accettando la terribile verità, Alice riuscirà a riappropriarsi di sé stessa. Una liberazione che porta con sé un costo elevato, da un lato il ricongiungimento con il ricordo della madre ma dall'altro una crepa profonda si aprirà tra lei e il padre.