Music Back to Buskers è il suono della strada sul web.
Music Back to Buskers è una piattaforma online che disegna la mappa sonora della nostra città e ci invita a scoprire i luoghi e gli artisti che la compongono. Music Back to Buskers è la rete come veicolo per ampliare il concetto del qui ed ora, rendendo condivisibili le sensazioni e le peculiarità degli spettacoli di strada. Ma soprattutto è un Talent di strada, un Contest raccontato attraverso le interazioni degli spettatori che, grazie ai loro scatti, registrazioni video e "like", si costituiranno come una vera e propria giuria.
Il gesto, ormai abituale, di congelare il momento di una performance e condividerlo viene trasformato in qualcosa di più: un vero e proprio voto per gli artisti coinvolti e, allo stesso tempo, un contenuto che sarà immediatamente disponibile online. Music Back to Buskers trasforma l’abituale “click/like/share” in un congegno crossmediale alla riscoperta dei musicisti di strada, che gioca con i vari Talent Show, contaminandolo con una reale e quotidiana partecipazione.
Music Back to Buskers propone così una nuova idea di condivisione, competizione e confronto nell’ambito dell’underground musicale torinese.
A chi non è mai capitato di incrociare un musicista di strada? Si tratta di veri e propri personaggi eterogenei che bene rappresentano la nostra società. Taluni provengono dai campi rom altri da paesi lontani, altri sono alla ricerca della loro espressività e per altri ancora è una vera e propria questione di sopravvivenza. Tutti hanno scelto la strada come palcoscenico.
Una volta qualcuno sganciava distrattamente una moneta,
qualcun altro rimaneva ad ascoltare e altri tiravano dritto.
Oggi, qualunque sia il sentimento che proviamo, la prima cosa che facciamo, d'istinto, è sfoderare il cellulare, fotografare, filmare, taggare, postare, condividere.
Non sappiamo perché, ma capita così ovunque. Questo gesto, diventato oramai automatico, ci ha fatto riflettere e abbiamo deciso di esplorarlo fino in fondo, per raccontare una storia di musicisti, ma anche dei loro spettatori.
Per farlo utilizzeremo un altro stereotipo imperante nel modo musicale odierno: il talent show.
Giocheremo con questi elementi per riscoprire angoli di
strada dimenticati, artisti virtuosi o simpatici strimpellatori,
ma soprattutto riporteremo la musica alla sua essenza di
esperienza partecipata e condivisa tra chi si esibisce e chi
ascolta, senza inutili e stucchevoli filtri. I media odierni ce lo permettono. Perché non farlo?