Essere in mezzo alla tempesta, in balia degli elementi e in assenza di direzione, è la situazione che meglio rappresenta i tempi attuali e che più accomuna gli esseri umani. Dalla prima prova allo spettacolo finale, una scuola di teatro porta sulla scena le tempeste delle nostre vite: storie vere, raccontate da abitanti di periferia, richiedenti asilo politico, persone con disabilità e studenti adolescenti, nella cornice de "La tempesta" di William Shakespeare. Saremo capaci di intravedere un approdo?
Al centro di questo film è il tentativo oggi di fare qualcosa insieme. Qualcosa con degli strumenti e un linguaggio, che non sia semplicemente passare il tempo in modo superficiale. Qualcosa che ci restituisca crescita interiore e conoscenza reciproca, capace di migliorare il nostro modo di vivere e comportarci. Qualcosa in grado di mantenere e rigenerare il tessuto della convivenza civile. Il teatro. Il teatro ha a che vedere con l'origine della vita e dell'espressione umana e per questo porta con sé tre valenze: educativa, terapeutica e rivelatrice. Fa uscire dal nostro profondo e mette a nudo alcuni aspetti della vita che altrimenti non sapremmo cogliere. L'esperienza teatrale, calata là dove è inusuale e inaspettata, è un'occasione di costruzione di comunità attorno a processi di consapevolezza e crescita, capace di offrire chiavi di analisi della complessità sociale da prospettive uniche, particolarmente significative.