Alla vigilia di una festa popolare nel quartiere d'immigrati di Porta Palazzo, un gruppo di bambini stranieri di otto anni racconta l'attesa per l'anteprima del loro spettacolo teatrale.
Alle trepidanti emozioni dei bambini, s'intrecciano le storie dei loro genitori, che rivelano aspetti diversi dell'attesa.
C'è chi spera in un ricongiungimento, chi attende il permesso di soggiorno, chi un nuovo lavoro, una casa migliore, un altro bimbo, chi teme lo sfratto, chi vorrebbe semplicemente tornare ad immigrare.
La crisi economica ha tradito le loro aspettative.
Le riprese del laboratorio teatrale si alternano a un reportage sulle "storie di attesa" delle famiglie del territorio.
Lo spettacolo finale riaccende la speranza. I bambini conquistano l'attenzione del pubblico. Sono loro a interrompere per la prima volta l'attesa. Vengono riconosciuti come persone, ancor prima di stranieri.
L'interesse del documenatrio è individuare le storie più simboliche relative all'immigrazione e riuscire a organizzare delle riprese che possano raccontare senza filtri le condizioni in cui vivono gli immigrati e il valore della loro esperienza per l'intera comunità.