“Tornando a casa” è la storia della morte di un marinaio italiano durante la Seconda Guerra Mondiale e del tentativo di ”riportarlo a casa”, in Piemonte. Carlo Acefalo fu membro del sommergibile Macallè, varato nel 1937 e dislocato nel Mar Rosso, tra i primi ad entrare in azione e ad affondare dopo solo cinque giorni di navigazione. Carlo era cresciuto con sua madre, Cichina, nella città di Castiglione Falletto, figlio di un trovatello, si arruolò nella Marina e venne mandato in Eritrea. A causa di una intossicazione causata dal gas refrigerante dei condizionatori, dopo solo cinque giorni di navigazione, il sommergibile si incagliò su un banco di sabbia in Sudan. L’equipaggio sopravvisse sull’isolotto di Barra Musa Khebir, per una settimana, mentre tre di loro eroicamente organizzarono una spedizione per chiedere aiuto. I marinai riuscirono a mettersi in salvo pochi minuti prima dell’arrivo degli Inglesi, all’epoca nemici. Tutti tranne Carlo che morì all'età di 24 anni e venne seppellito nell'isola. Intanto a Castiglione Falletto sua madre Cichina aspettava invano, prima un suo ritorno, e poi la restituzione della salma. Il documentario racconterà questo fatto storico, realmente accaduto ma mai raccontato e il “viaggio di ritorno” a casa di Carlo, nelle Langhe.

Il documentario racconterà il contesto storico in cui Carlo Acefalo è stato portato alla morte da una serie di tragiche circostanze e mostrerà le speranze degli odierni abitanti di Castiglione Falletto. Costruiremo la nostra storia in Piemonte “accompagnati” dal fantasma di un giovane Acefalo che ci guiderà dalle colline delle Langhe fino alla stazione di reclutamento navale. Nel Mar Rosso la cinepresa si “tufferà” e percorrerà a nuoto quegli ultimi 100 metri fino a riva (esattamente come fecero Carlo e il resto dell’equipaggio del Maccallè nel 1940). Sull’isolotto di Barra Musa Khebir ci avvicineremo alla tomba trasmettendo la tensione inerente alla riesumazione: che i resti in essa contenuta si possano rivelare quelli del giovane marinaio? Saranno condotte interviste personali, e intime, con i discendenti della madre nelle Langhe, dell’equipaggio e con autorità militari (dalla Marina, alla Difesa e gli Affari Esteri a Roma e in Sudan). E’ questo l’obiettivo di questo film e gran parte degli sforzi per far conoscere agli italiani, un fatto realmente accaduto, ma dimenticato, e dare un liete fine a una storia molto commovente.

Regia
Ricardo Preve
Fotografia
Giulia Scintu (Direttore della Fotografia)
Co-produttore
Stuffilm Studio Associato
Produzione
Esto del Cine
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e Regione Piemonte - Piemonte Doc Film Fund - produzione luglio 2017
Contatti
Ricardo Preve (Esto del Cine)
Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre 2020