Ho deciso di fare un film sulla mia famiglia e sulla loro azienda di calzature. Dieci anni fa contavano una trentina di punti vendita ma, improvvisamente, quel sogno e quell’impero si sono lentamente sgretolati. Oggi restano due negozi e 450mila euro di debiti. L’azienda è sull’orlo della bancarotta e ogni mattina i miei genitori e mia sorella si svegliano non sapendo cosa inventarsi per andare avanti.
Per anni mi sono tenuto a distanza, cullato da Parigi, concentrato sulla mia professione televisiva. E poi li ho raggiunti e, con l’aiuto della mia macchina da presa, ho trovato il modo di ridurre la distanza tra di noi. Con il pretesto di fare il mio primo film documentario sulla Crisi economica del Paese, attraverso la piccola crisi di un nucleo di persone del ricco Nord-Ovest italiano, ho indagato l’intimità inaspettata della mia stessa famiglia e ho assistito, prima divertito poi sgomento, all'esplosione dei malesseri che per anni avevo fatto finta che non esistessero. Il crollo economico nascondeva ben altri fallimenti. Questo film mi ha permesso di dare forma alla storia per me più importante: una favola agrodolce su una famiglia di oggi in un mondo in crisi economica.
Questa favola moderna dai toni brillanti di commedia agrodolce, tipicamente italiana, intorno ad una famiglia dei nostri giorni, in un mondo in crisi economica, sarà narrata attraverso un unico sguardo mutevole, quello dell’autore, il mio. Il figlio, il cognato, il fratello, lo zio con la macchina da presa. Come una sorta di diario intimo, questo è il racconto del mio ritorno alle origini. La macchina da presa diventerà lo strumento che mi permetterà di riappropriarmi della mia storia, della mia famiglia. Una storia privata, personale ma universale, che ricorda la storia di tante famiglie in crisi, il mito di eroi ordinari ma allo stesso tempo teatrali e cecoviani, che resistono e si oppongono al loro destino che li vorrebbe incatenare alla disperazione di una vita schiacciata dai debiti. La natura del film sarà oscillante, il mio sguardo esercitato alla pratica della riscrittura del reale attraverso i reportage televisivi, i reality show, si bonificherà nel corso della narrazione.
Vorrei cercare di comunicare l’impressione di un film nel suo divenire. Quale verità inaspettata mi troverò fra le mani e cosa saprò farne di questo tesoro?