In un remoto angolo del Piemonte, in una valle tranquilla dominata da picchi innevati ed erte montagne, si trova il paese di Viganella, un borgo quasi abbandonato, ormai abitato soltanto da vecchi. Il conto è presto fatto: nei prossimi quindici anni la popolazione scenderà dalle cento a meno di trenta unità. Franco Midali, il sindaco del paesino, sa che Viganella presto potrebbe diventare un villaggio di rovine. A quarantasette anni, non vuole verderla morire e per questo prova a realizzare il suo folle sogno: far rinascere la comunità costruendo un enorme specchio sulla montagna di fronte al villaggio, in modo che la piazza centrale di Viganella riceva luce riflessa. La storia presenta tutti i tratti della favola. Da novembre fino a febbraio, infatti, Viganella è sempre all’ombra. Le montagne a sud del paese bloccano il fioco sole invernale e per quasi tre mesi all’anno non c’è neanche un vicolo che riceva luce diretta. Da un millennio a questa parte gli abitanti hanno sempre saputo che i loro inverni sarebbero trascorsi all’ombra.
«The Mirror è un documentario sul sogno di illuminare un posto sperduto e lontano da tutto, e su come quest’idea straordinaria penetri nelle vite delle persone che popolano il villaggio e la valle. Per un anno abbiamo seguito Franco mentre tenta di realizzare il suo sogno: il difficile percorso di costruzione dello specchio, non privo di spettacolari sorprese, la sua inaugurazione che ha attratto a Viganella i media di tutto il mondo, c’erano persino Al Jazeera e la televisione giapponese. Intorno a questa storia abbiamo schizzato il ritratto della gente di Viganella. È un luogo remoto, abitato da persone che non hanno paura di pensare in grande. Eppure, quando riflettono su quel gigantesco specchio, tutti i personaggi del film ci vedono qualcosa di differente. Alcuni credono sia un modo per riunire una piccola comunità. Altri, come Franco, vi leggono una strada per attrarre turisti; altri ancora, lo considerano semplicemente come un modo per evitare di guardare in faccia i veri problemi della valle. O invece, c’è chi osserva divertito e benevolo la costruzione di qualcosa che potrebbe non cambiare nulla. Speranze, desideri, paure e frustrazioni che nascono nella piccola valle Antrona si intrecciano in questa storia straordinaria e un po’ folle.»