La figura di Cesare Pavese, uno dei più grandi scrittori del '900, diventa ispirazione per un viaggio intimo alla ricerca dei fili che continuano a legare l'universo pavesiano al tempo presente. Girato nei luoghi simbolo di un immaginario poetico, il film parte dalle colline del Piemonte per arrivare al mare calabrese del "confino": tra comunità macedoni che ripopolano le vigne dei contadini e storie di chi resiste in territori difficili anche in nome della letteratura. A sud di Pavese è un omaggio ad una forza che va oltre gli stessi riferimenti culturali, è l'esplorazione di un territorio in cui vita e letteratura si intrecciano fino a perdere i loro stessi confini.
A sud di Pavese prende le mosse da un ritorno, dopo più di dieci anni, nei luoghi in cui ho girato il mio primo documentario breve Filari di Vite. Anche allora volevo cercare Pavese nel presente, tra gli ultimi contadini delle Langhe che sembravano usciti dalle pagine dei romanzi. Tornare vuol dire percepire il tramonto di un mondo, vuol dire attraversare gli stessi riferimenti letterari per andare oltre e vedere che cosa rimane.
Pavese è diventato così la lente da indossare per rileggere la realtà, per cercare storie là dove lui ha trovato le sue, come se i luoghi fossero sorgenti ancora attive.
Matteo Bellizi