Furio Jesi - Man from Utopia è un documentario con cui si racconta la vita di uno dei geni più esplosivi che la città di Torino abbia mai partorito.

Nato a Torino nel 1941, figlio dell’eroe di guerra Bruno Jesi, Furio Jesi impara il latino a 6 anni. A 14 anni pubblica il  suo primo libro e a 16 decide di abbandonare il liceo per proseguire da solo il percorso di studi, cominciando a girare il mondo da autodidatta incontrando studiosi e visitando i siti remoti in cui era possibile incontrare le radici del mito, al centro dei suoi interessi di studioso.

Anticonformista, antiaccademico, vince un concorso all’Università di Palermo nel 1975 per “chiara fama”, malgrado la terza media fosse il suo unico titolo di studio.

“Un vulcano” ha detto davanti alle telecamere l’amico e collega Giulio Schiavoni: traduttore, enciclopedista, insegnante, scrittore, poeta, romanziere, pittore, traduttore. Un vero e proprio genio, la cui morte prematura, avvenuta a soli 39 anni, ha fatto sì che venisse dimenticato da gran parte del mondo culturale italiano, che negli ultimi anni sta però incominciando a fare i conti coi concetti elaborati da Jesi.

La base del tessuto narrativo del documentario consiste nelle interviste a colleghi, amici e studiosi di Furio Jesi. Ad esse verranno affiancate le riprese di alcuni dei luoghi della vita di Furio Jesi: innanzitutto Torino, da San Salvario, dove nacque, fino ai luoghi della sua infanzia, via Madama Cristina, via Nizza, via Cavour e il Conservatorio di piazza Bodoni, per spingerci oltre, nelle grotte delle colline moreniche da lui visitate in gioventù e sul Lago d'Orta, dove andò a vivere con la famiglia; Palermo, dove Jesi insegnò alla fine degli anni '70, tra mafia e proteste giovanili; Genova, dove Jesi morì a soli 39 anni; inoltre verranno incluse anche Cefalù e Duino, due luoghi significativi fra i tantissimi visitati da Furio Jesi, un uomo che visse con la valigia in mano dai 15 anni in poi.

Una particolarità espressiva di questo documentario sull’eminente filosofo torinese consiste nel fatto che gli studiosi intervistati coincidono spesso con i suoi vecchi amici: da qui un forte coinvolgimento emotivo verrà espresso anche nei passaggi più “didattici”.

Tra i personaggi che sono stati già intervistati troviamo la scrittrice Elisabetta Chicco Vitzizzai, i professori, nonché amici e colleghi di Jesi, Giulio Schiavoni, Angelo d’Orsi, Claudio Vicentini, Giovanni Puglisi, altri studiosi/conoscenti di Jesi come Gianni Vattimo, Michele Cometa, Margherita Cottone.

 

Il progetto Furio Jesi - Man from Utopia ha come obiettivo la valorizzazione specifica della storia della cultura torinese del dopoguerra, utilizzando la figura di Jesi come prisma attraverso cui sarà possibile incontrare alcuni dei protagonisti dell'epoca. Amici e colleghi, studiosi del calibro di Gianni Vattimo, Giulio Schiavoni, Angelo D'Orsi, Claudio Vicentini, Elisabetta Chicco e molti altri racconteranno Jesi e l'ambiente in cui lui si muoveva, della redazione del mensile “Resistenza”, quindi del gruppo che faceva capo a Giorgio Agosti, Norberto Bobbio, Franco Fortini e tutto il mondo intellettuale dell'epoca, dall'Einaudi di Italo Calvino agli scontri di piazza e alle prime occupazioni dell'ateneo torinese. Raccontando il rapporto (non sempre facile) di Jesi con queste realtà potremo fare luce su un periodo in cui Torino era una vera e propria capitale culturale del Paese.

La vita di Jesi, però non si svolse solo a Torino. Oltre al periodo trascorso presso il Lago d'Orta, viaggiò moltissimo per l'Europa e per tutto il Mediterraneo, trovando a Palermo a metà degli anni Settanta la prima cattedra universitaria, vincendo un concorso "per chiara fama", nonostante il suo titolo di studio fosse la licenza media. A Palermo, Jesi fu protagonista attivo della vita studentesca, partecipando alle occupazioni dell’ateneo insieme agli studenti, firmando vari articoli sul giornale “L’Ora”  e collaborando con la casa editrice Sellerio. Un ponte ideale fra Torino e Palermo che sarà possibile percorrere attraverso le immagini del documentario.

Regia
Carlo Trombino, Claudia Martino
Soggetto
Carlo Trombino
Sceneggiatura
Carlo Trombino
Montaggio
Manfredi Bernardini
Musica originale
Giorgio Trombino
Suono
Davide Santoiemma, Marco Buonomo
Operatore
Manfredi Bernardini, Nicolò Dragoni, Claudia Martino
Interpreti
Gianni Vattimo, Gianandrea Piccioli, Elisabetta Chicco Vitzizzai, Gianni Gebbia, Gianni Puglisi, Margherita Cottone
Produttore
Diego Bonsangue, Giuseppe Di Lorenzo, Simone Trombino
Produzione
Manfredi Produzioni (Palermo)
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e Regione Piemonte (Piemonte Doc Film Fund - sviluppo dicembre 2014)
Premi e festival

"Premio Paracelsus" per il miglior documentario al First Hermetic International Film Festival (Venezia, 2018)

30 marzo 2017 - Anassimandro Festival di Musicofilosofia (Palermo) ore 18.00 conferenza spettacolo e proiezione di materiali inediti.

 

Contatti
Carlo Trombino
Ultimo aggiornamento: 25 Marzo 2020