Edoardo Sanguineti racconta la storia del cinema torinese. Il film è stato prodotto in occasione della retrospettiva Turin, Berceau du Cinéma Italien, organizzata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema presso il Centre Georges Pompidou di Parigi con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema.
«Gli elementi a disposizione per pensare e realizzare questo film sono stati essenzialmente tre. Da un lato c’è la storia del cinema a Torino che è intanto la capitale morale e culla del cinema italiano; ci sono i suoi Topi grigi, il suo Maciste ora all’Inferno ora Alpino, sino a "Profondo rosso" o "La seconda volta" e oltre. Ci sono insomma le citazioni. Poi c’è la città, Torino, da riprendere in maniera sghemba, notturna, improbabile, a frammenti. E poi c’è il mio lavoro, il mio segno, un’idea febbrile di catturare il reale, giustapporlo, velocizzarlo, raccontarlo insomma a modo mio. La sorpresa del film è però Edoardo Sanguineti, che diviene una sorta di narratore, di poeta errante e dottissimo cinefilo. La sua presenza è capace di coagulare gli elementi, i frammenti e li rende unitari. "Film/a/TO" è allora un percorso trasversale nel cinema torinese, la volontà di esibire in maniera non documentaristica i tratti di una magnifica avventura che sta vivendo e vivrà una nuova fulgida stagione» (U. Nespolo, Film/a/TO, Umberto Allemandi, Torino, 2002).