“Don’t Flush Your Freedom” racconta da vicino, sullo sfondo di New Mexico, Malawi e Filippine e nell’arco di un anno, il mondo e la filosofia EARTHSHIP: le bioarchitettura creata dal rivoluzionario architetto americano Mike Reynolds.
Il quartier generale di Taos ospita la più grande comunità off-grid del pianeta e un’Accademia frequentata da studenti che arrivano da ogni angolo della terra. Qui, come nei paesi in via di sviluppo e nei luoghi colpiti da cataclismi, la filosofia Earthship si racconta con la voce dei suoi protagonisti: pionieri, volontari e studenti.
Il film documenta da vicino questo rivoluzionario, ma in fondo semplice, approccio esistenziale che si prefigge una radicale sostenibilità senza compromessi, e che trascende tanto le gabbie sociali quanto le leggi economiche dominanti.
Uno stile di vita basato sulle risorse rinnovabili, sulla consapevolezza che uomo e ambiente sono strettamente correlati e che mira a costruire relazioni non venali tra persone e comunità. Un futuro che è già qui e che funziona con la forza costruttiva delle persone, stufe di slogan generici contro i governi, le multinazionali o i politici, ma pronte a “combattere per” anziché “combattere contro”, partendo concretamente da un cantiere edile.